Autostrade, il M5s boccia la proposta di Palazzo Chigi di una maxi-multa: «Non scherziamo. Avanti con la revoca»
La bomba era arrivata ieri sera, 8 gennaio. «Secondo quanto si apprende da fonti di governo una delle strade allo studio per chiudere il dossier sulla concessione di Aspi, aperto dopo il crollo del ponte Morandi, è una maxi-multa al posto della revoca delle concessioni», scrivevano le agenzie stampa poco prima delle 20.
Ma il M5s non ci sta con quella che è la soluzione al vaglio del suo stesso governo e fa sapere di voler andare avanti con la revoca. «Non scherziamo – riferiscono fonti del Movimento – Lo Stato non accetta carità, solo giustizia per le vittime. Per chi ha causato il crollo del ponte Morandi non ci saranno sconti. Ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia».
«La revoca della concessione ad Autostrade va inoltre nella direzione di un successivo abbassamento dei pedaggi – dicono ancora dal M5s – Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti». E ora, oltre a quello sulla prescrizione, rischia di riaprirsi lo scontro – mai chiuso, in verità – sulla concessione autostradale tra le forze di maggioranza del governo.
Che la strada verso la revoca non fosse così spianata come si auguravano i pentastellati rappresentava uno scenario già evidente a causa di alcune indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, secondo le quali ci sarebbe stata appunto una trattativa segreta tra governo e Aspi per scongiurare un eventuale fallimento dell’azienda.
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