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Libia, Haftar respinge la richiesta di cessate il fuoco: «Le milizie di Tripoli vanno annientate»

09 Gennaio 2020 - 20:01 Redazione
«Ringraziamo la Russia per il suo sostegno ma non possiamo smettere di combattere il terrorismo», ha spiegato il portavoce di Haftar

Il generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, ha respinto la proposta di tregua dei combattimenti in Libia, avanzata insieme da Turchia e Russia, e sulla quale il governo di Tripoli si era detto disponibile.

Lo ha annunciato il portavoce del sedicente esercito nazionale libico, Ahmed al Mismari, come anticipato all’Ansa da fonti di Bengasi. «Ringraziamo la Russia per il suo sostegno ma non possiamo smettere di combattere il terrorismo», hanno spiegato le fonti nel motivare l’annuncio.

Decisione di segno opposto quella presa invece da Fayez al-Sarraj, alla guida del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico (Gna), che in giornata ha annunciato di aver «accolto con favore qualsiasi appello serio» a riprendere il processo politico e ad allontanare la guerra, come previsto dall’accordo politico libico e dal sostegno alla conferenza di Berlino sotto l’egida delle Nazioni Unite, in riferimento alle discussioni tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il suo omologo russo Vladimir Putin sulla crisi libica.

«Non si può creare uno Stato civile senza l’annientamento totale di queste formazioni: questi gruppi si sono impadroniti della capitale e godono dell’appoggio di alcuni Stati e governi che forniscono loro droni», ha detto il portavoce del sedicente Esercito nazionale libico, Ahmed al Mismari, senza nominare direttamente la Turchia. I Paesi che «sostengono le formazioni a Tripoli – ha proseguito il portavoce delle forze di Khalifa Haftar – fanno affluire in Libia un gran numero di terroristi dal mondo intero per combattere le forze armate libiche».

Intanto, nel pomeriggio, aerei del generale Khalifa Haftar avrebbero compiuto sei raid contro l’accademia d’aviazione di Misurata, la più potente città libica e alleata del premier Fayez Al Sarraj. «I caccia delle forze armate conducono sei raid aerei contro postazioni di gruppi di milizie all’Accademia aerea di Misurata», scrive la pagina Facebook “Divisione informazione di guerra” che informa sulle operazioni del sedicente Esercito nazionale libico (Lna) di cui Haftar è comandante.

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