Libia, Sarraj accetta il cessate il fuoco di Ankara e Mosca
Il Consiglio presidenziale del Governo di accordo nazionale libico (Gna) guidato da Fayez al-Sarraj ha annunciato di aver «accolto con favore qualsiasi appello serio» a riprendere il processo politico e ad allontanare la guerra, come previsto dall’accordo politico libico e dal sostegno alla conferenza di Berlino sotto l’egida delle Nazioni Unite, in riferimento alle discussioni tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il suo omologo russo Vladimir Putin sulla crisi libica.
Lo riferiscono i media libici dopo la richiesta di Ankara e Mosca di una tregua a partire dalla mezzanotte di domenica. Dopo essersi rifiutato di incontrare il generale Haftar a Roma, con la mediazione del premier Giuseppe Conte, Sarraj ha deciso di accettare invece la proposta di un cessate il fuoco avanzata da Russia e Turchia, impegnate in Libia su fronti opposti.
Il Consiglio è impegnato a mettere fine allo «spargimento di sangue», per «l’integrità dell’unità nazionale e l’adozione di una soluzione politica per porre fine alla crisi». «La guerra che il nostro esercito nazionale e i nostri valorosi rivoluzionari stanno combattendo oggi è una guerra che l’aggressore e i Paesi che lo sostengono hanno imposto come colpo di stato sulla strada democratica», conclude la nota, sottolineando la «capacità delle forze di riconciliazione di respingere e sconfiggere l’aggressione» delle truppe fedeli al generale Khalifa Haftar.
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