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Occupazione, ai massimi dal 1977: a trainare sono le donne e i giovani. In calo i Neet – I dati dell’Istat

09 Gennaio 2020 - 11:11 Redazione
Secondo l'Istituto, tra i giovani scende il tasso di inattività e sale quello della disoccupazione

Un numero record di occupati e uno scenario in cui i giovani tornano protagonisti. L’Istat restituisce una fotografia positiva dell’occupazione in Italia a novembre. Sale il tasso di occupazione, risultano trainanti le donne i giovani tra i 25 e i 34 anni, diminuiscono i Neet e di conseguenza sale il tasso della disoccupazione.

Donne

Secondo l’Istituto di Statistica, nel mese di novembre le donne in Italia hanno dominato il mercato del lavoro: le occupate aumentano di 35 mila rispetto a ottobre.

«L’andamento dell’occupazione è sintesi di un aumento della componente femminile (+0,3%, pari a +35 mila) e di una sostanziale stabilità di quella maschile», spiega infatti l’Istituto, che giudica anche «rilevante» la crescita per i «meno giovani tra i giovani», ossia i 25-34enni che arrivano a 21 mila unità.

Inattività e disoccupazione

Il tasso di inattività in Italia a novembre scende di 0,2 punti percentuali su ottobre, attestandosi al 34%, il minimo storico, ovvero il valore più basso dall’inizio delle serie partite nel 1977.

Il numero degli inattivi, coloro che non hanno un lavoro né lo cercano, nel mese cala di 72 mila unità, con il totale che si riduce a 13 milioni e 55 mila nella fascia d’età che va dai 15 ai 64 anni.

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) a novembre risale su ottobre, portandosi al 28,6% (+0,4 punti). Dati in linea con quelli sui Neet: significa in sostanza che più giovani cercano lavoro.

Occupazione

A novembre 2019 il tasso di occupazione sale ancora, raggiungendo il 59,4% (+0,1 punti percentuali su ottobre). Le persone con un lavoro in Italia toccano quota 23 milioni 486 mila.

Gli occupati crescono, dunque, di 41 mila unità rispetto al mese precedente (+0,2%). Nel dettaglio, aumentano i “posti fissi”, ovvero i dipendenti permanenti (+67 mila), mentre diminuiscono sia i dipendenti a termine (-4 mila) sia gli indipendenti (-22 mila).

Allo stesso tempo, la disoccupazione è stabile al 9,7%, con un aumento di chi cerca lavoro dello 0,5%.

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