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Netflix, interviene la Corte suprema Brasiliana che non cancella il film su Gesù gay: «È libertà d’espressione»

10 Gennaio 2020 - 13:08 Redazione
A Natale diversi uomini hanno lanciato bombe all'ingresso della sede di Porta dos Fundos - il gruppo comico che ha prodotto il film

La prima tentazione di Cristo – film ironico in cui Gesù (interpretato da Gregory Duvivier) deve presentare il suo fidanzato Orlando (Fábio Porchat) alla famiglia e ai discepoli – non sparirà dal catalogo brasiliano di Netflix. Il presidente della Corte suprema brasiliana ha infatti emesso un ordine che consente alla piattaforma di continuare a mandare in onda la storia che tanto sta facendo discutere.

«Non si deve presumere che un’umoristica satira abbia il potere magico di minare i valori della fede cristiana, la cui esistenza risale a più di duemila anni», ha scritto il presidente José Antonio Dias Toffoli, rimarcando l’importanza della libertà d’espressione.

Insieme alla decisione di Dias Toffoli, nello stesso giorno Netflix ha presentato una denuncia ufficiale alla massima autorità legale del paese con l’accusa di censura. Di fatto il film non è mai stato rimosso.

Il gesto del colosso dello streaming nasce come conseguenza alle dichiarazioni del giudice Benedicto Abicair che, mercoledì scorso – come riportato dal Guardian – si era pronunciato contro il film, ritenendo che «l’onore di milioni di cattolici» sia stato ferito dopo il lancio del lungometraggio.

La vigilia di Natale, diversi uomini hanno lanciato bombe a benzina all’ingresso della sede di Porta dos Fundos – il gruppo comico che ha prodotto e recitato nel film. Nessuno è rimasto ferito.

Porta dos Fundos ha dichiarato di essere «contro qualsiasi atto di censura, violenza, illegalità, autoritarismo e tutte le cose che non ci si aspetta più di ripudiare nel 2020. Il nostro compito è fare umorismo».

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