Casaleggio fa causa alla rivista del partigiano Segre per un articolo contro Rousseau. Radicali: «Azione intimidatoria»
Una lobby. Così Riccardo Rossotto, giornalista del quotidiano L’incontro, fondato dal partigiano Bruno Segre, ha definito l’associazione del Movimento 5 Stelle Rousseau. Davide Casaleggio, presidente e fondatore dell’associazione, non ha gradito, e ha deciso di avviare una causa civile per chiedere i danni.
L’articolo in questione, pubblicato il 26 novembre scorso, si intitola “Rousseau, oblio su una distorsione paradossale della democrazia“. Nel testo, Rossotto ripercorre i 10 anni della piattaforma, arrivando alla conclusione che l’associazione «rappresenta proprio un esempio di un macroscopico conflitto di interesse».
New post: Rousseau, una distorsione paradossale della democrazia. Analizziamola attentamente. https://t.co/fggYmEuWKK #rousseau
— Riccardo Rossotto (@AvvRRossotto) November 28, 2019
«L’associazione – scrive il giornalista – svolge il compito di “dominus” del Movimento 5 Stelle senza averne formalmente alcun tipo di carica diretta nella struttura del partito. Dirige il Movimento attraverso una associazione di tipo commerciale che gestisce appunto la piattaforma denominata Rousseau».
La prima udienza è stata fissata per il 14 gennaio, con lo scopo di abbozzare un primo tentativo di mediazione. Ma al momento, L’incontro non è intenzionato a fare alcun passo indietro, tanto meno a rimuovere l’articolo dal sito.
«La denuncia di Davide Casaleggio (che mi sembra del tutto infondata) – ha detto Segre – dimostra che L’Incontro che ho fondato e diretto per settant’anni continua la sua tradizione di rivista indipendente che ha lo scopo di informare il pubblico su tutti gli aspetti della realtà politica che ci circonda, anche quelli critici affrontati nell’articolo. Mi sorprende che il denunciante non si renda conto che fra i diritti civili di libertà, quello relativo alla libertà di stampa è fondamento e garanzia di ogni ordine democratico».
Le reazioni
Ferma condanna da +Europa e Radicali, che hanno definito quella di Casaleggio «un’azione intimidatoria» contro un «gigante della democrazia e laicità» come Bruno Segre. «L’Incontro – dicono ancora i radicali – mette bene in evidenza la deriva antidemocratica che sta prendendo questo Paese».
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