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Via libera alla medaglia d’onore per il padre di Vasco Rossi: si ribellò ai nazisti, che lo internarono

12 Gennaio 2020 - 10:01 Redazione
Durante la seconda guerra mondiale, il padre del Blasco, Giovanni Carlo Rossi, detto Carlino, venne internato nei lager nazisti

La richiesta per ottenere la Medaglia d’Onore a favore di Giovanni Carlo Rossi, detto Carlino, padre di Vasco, è stata accettata. E così, al padre del Blasco, internato militare nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale verrà riconosciuta l’onorificenza conferita su Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia potrebbe tenersi a Modena il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria. Ma a causa delle condizioni di salute non ottimali della signora Novella Corsi (90 anni), mamma di Vasco e vedova di Giovanni Carlo Rossi, la donna dice di non sentirsela di andare fino a Modena, e preferirebbe che la cerimonia avesse luogo nel Comune di Zocca. Prefetto di Modena, permettendo. 

La signora Corsi ha confidato a La Stampa che il marito «Non ha mai aperto bocca su quello che aveva passato», ma che è «molto felice» per il riconoscimento. Ma al contempo la signora non vorrebbe causare dispiaceri e spera che, malgrado gli impegni pregressi, anche il figlio possa partecipare con lei alla cerimonia. «Una volta nella vita debbo andare, per quell’uomo che ha sofferto tanto – prosegue la signora Corsi – E pensare che la medaglia l’aveva avuta anche il papà di Carlino, che aveva combattuto in Africa». E nel frattempo la signora Novella Corsi, infine, rivolgendo anche un pensiero al figlio e al successo che è arrivato solo dopo la morte del padre, che non ha mai potuto gioire dei traguardi raggiunti dal Blasco: «Sarà contendo lassù, Carlino. Speriamo che lo veda, il suo Vasco».

L’iter per la Medaglia d’Onore alla Memoria

A portare avanti la richiesta era stata la mamma di Vasco, la signora Novella Corsi, che alcuni mesi fa aveva dato il proprio consenso allo svolgimento delle pratiche necessarie per ottenere l’onoreficenza, curate successivamente dall’associazione Un ricordo per la pace“. «Giovanni Carlo Rossi era tra i 650.000 soldati italiani che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 dissero no al nazismo e pagarono sulla propria pelle la fedeltà alla Patria – si legge nella nota dell’associazione – Con legge n. 296 del 27 dicembre 2006 la Repubblica Italiana ha previsto per gli ex deportati (ormai rarissimi i viventi) ed alla loro memoria la concessione della Medaglia d’Onore a titolo di risarcimento morale per quanto patito in Germania». 

Il ricordo di Vasco del padre Carlino

E già in passato era stato lo stesso Vasco Rossi a raccontare la storia del padre, morto nel 1979 a 56 anni a causa di un infarto occorso mentre lavorava come camionista per una ditta di Vignola, in provincia di Modena. Giovanni Carlo Rossi aveva solo vent’anni quando venne catturato dai tedeschi sull’isola d’Elba, il 17 settembre 1943, e venne successivamente deportato a a Dortmund. Sottoposto successivamente ai lavori forzati e alle sevizie dei lager nazisti riuscì a salvarsi, e tornò in Italia solo due anni dopo nell’ottobre 1945. Pesava 43 chili. E il nome Vasco era stato proprio scelto dal padre Giovanni, in segno di gratitudine per il per il compagno di prigionia che gli aveva salvato la vita in Germania durante «il bombardamento finale».

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