Libia, Conte: «Italia alleato per la democrazia». Erdogan: «Cessate il fuoco sia permanente»
«Il cessate il fuoco può risultare una misura molto precaria se non inserito in uno sforzo della comunità internazionale per garantire stabilità alla Libia. E per questo abbiamo condiviso l’opportunità che si acceleri il processo di Berlino», un riferimento alla conferenza che dovrebbe tenersi nella capitale tedesca il 19 gennaio.
Così il premier Giuseppe Conte al termine del colloquio con Recep Erdogan che ha aggiunto un suo augurio per un cessate il fuoco permanente «al più presto». In Libia «vogliamo che il cessate il fuoco sia permanente», ha affermato il presidente turco Erdogan, aggiungendo di apprezzare «gli sforzi del governo» italiano.
L’appello di Conte ai libici
«Rivolgo un appello a tutti i libici – ha continuato il premier Conte – ogni giorno, con ogni comportamento che assumono, decidono del loro futuro, se ne vogliono uno di prosperità e benessere e vogliono aprirsi alla piena vita democratica troveranno sempre nell’Italia un alleato, perché non mira a interferenze che possano condizionare uno scenario futuro di piena autonomia e stabilità».
Il premier italiano ha voluto sottolineare che a Berlino, l’Ue avrà un grande ruolo, al fianco di Turchia e Russia. Nel frattempo in Libia, a 24 ore dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, gli aerei hanno ripreso a volare dall’aeroporto di Mitiga a Tripoli, l’unico funzionante della capitale.
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