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Regionali, Emiliano candidato per il centrosinistra. Tregua con gli avversari, che però vogliono allargare la coalizione

13 Gennaio 2020 - 10:08 Alessandro Parodi
Il presidente della Regione Puglia si è imposto con il 70,4% dei voti

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha vinto le primarie del centrosinistra con il 70,4% dei voti, seguito dal consigliere regionale Fabiano Amati (14,3%), dall’europarlamentare del Pd Elena Gentile (12,1%) e dal sociologo Leonardo Palmisano (3,1%). Hanno votato in totale 80.608 persone. Il segretario regionale del Pd, Marco Lacarra, ha espresso «soddisfazione per il risultato straordinario della partecipazione». Emiliano sfiderà alle prossime Regionali l’ex governatore pugliese Raffaele Fitto (sostenuto da LegaForza Italia e Fratelli d’Italia, anche se con poco entusiasmo da parte del Carroccio)

«Il freddo e la pioggia non hanno fermato i pugliesi – ha esultato invece Emiliano che aveva contestato la scelta della data per la consultazione – non hanno fermato la coalizione della Puglia che è il nome che la nostra coalizione, la nostra alleanza assume da oggi. Siamo pugliesi e ci siamo uniti nella democrazia partecipata attraverso le primarie con migliaia e migliaia di cittadini che hanno messo su una giornata meravigliosa di democrazia ancora una volta».

«Da domani – ha aggiunto il governatore uscente – si comincia a scrivere il programma. Dovrò continuare a fare il presidente della Regione e quindi la mia campagna elettorale sarà soprattutto continuare a lavorare per la Puglia e costruire insieme agli altri il programma per i prossimi 5 anni». Rispondendo alla domanda su coloro che non hanno partecipato alle primarie, Emiliano ha detto «abbiamo provato tanto rammarico e tanto dolore perché non riuscivo a capire perché qualcuno si rifiutasse di partecipare ma adesso è tutto superato. Quello che è certo è che noi abbiamo una coalizione che è quella definita da coloro che hanno sottoscritto il patto per le primarie».

Nelle settimane precedenti alle primarie si era inasprito lo scontro fra Emiliano e i renziani dentro e fuori dal Pd. Secondo lo stesso Emiliano i supporters dell’ex presidente del Consiglio avrebbero tentato «di sabotare il centrosinistra della Puglia». A stretto giro era arrivata la replica di Dario Stefano: «Michele Emiliano non può pensare di entrare in campagna elettorale continuando ad insultare. I dubbi sulle primarie, più che miei personali, sono di un pezzo importante della società civile del centrosinistra, che non si sente rappresentata dalle consultazioni».

Dalle parole degli sfidanti di Emiliano, l’ex europarlamentare del Pd Elena Gentile e il consigliere regionale del Partito democratico, Fabiano Amati e il sociologo Leo Palmisano (indipendente) messaggi di unità. Si dichiarano infatti «pronti a lavorare tutti insieme» in vista delle regionali in primavera «al fine di contrastare la destra».

«Con il mio risultato, di cui sono molto contenta – ha detto Gentile (12,1%, 9.753) – sarò a disposizione della coalizione perché io voglio vincere, perché sento di poter rappresentare un pezzo di società che chiede un’attenzione differente rispetto al passato: donne, terzo settore, le tante persone che non ce la fanno, i ragazzi e le ragazze di questa regione a cui dobbiamo restituire la speranza di un futuro».

«Michele Emiliano ha dimostrato di avere consenso – ha aggiunto Gentile – e quindi siamo in campo, con la stessa forza e determinazione di sempre, per non consentire alla destra di scippare questa regione al centrosinistra». A minare l’unità però sembra il commento di Fabiano Amati: «Ora bisogna tenere larga la coalizione». Posizione evidentemente in contrasto con le intenzioni di Emiliano di una corsa del centrosinistra che guardi meno al centro e più a sinistra.

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