Procura di Roma il Csm si spacca: due voti per Lo Voi, Magistratura democratica non si schiera
L’accordo sembrava alle porte (e verrebbe da dire che è ora visto che a Roma il procuratore capo manca da quasi un anno). Invece, la commissione sugli incarichi direttivi del Csm oggi, 14 gennaio, si è clamorosamente spaccata sulla nomina del procuratore capo di Roma.
I nomi proposti, su cui dovrà pronunciarsi il plenum, sono a questo punto tre: il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, che ha ottenuto 2 voti, il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo e a l’attuale reggente della procura di Roma Michele Prestipino, che hanno preso due voti ciascuno.
Chi sta con chi?
A sostenere Lo Voi, al momento, c’è solo Magistratura Indipendente (la corrente considerata moderatamente di destra) con la consigliera Loredana Micciché, oltre a Michele Cerabona di Forza Italia.
Il togato di Unicost Marco Mancinetti ha proposto Creazzo, mentre Prestipino ha il sostegno di Piercamillo Davigo di Autonomia e Indipendenza ma non – e già questo è un po’ strano – del laico pentastellato Alberto Maria Benedetti, sebbene il movimento fondato da Beppe Grillo sia storicamente vicino alla corrente di Davigo (al momento della nascita del governo si diceva che qui volessero pescare per la scelta del ministro della giustizia).
Si è astenuto anche il presidente della commissione, Mario Suriano di Area, la corrente che include Magistratura democratica (ovvero l’area di sinistra) e Movimenti per la giustizia (quelli che una volta si chiamavano i “Verdi”).
A questo punto deciderà il plenum. Ma il rischio è che, senza un accordo, i tempi si allunghino ancora.
In copertina, il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi
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