Dazi, Trump: «L’accordo con la Cina è storico. Così raddrizziamo gli errori del passato»
«Dure, oneste e rispettose». Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito le le trattative che hanno portato alla firma dell’intesa sui dazi con la Cina, e di fatto a una tregua nella guerra commerciale in atto. Con questo accordo «raddrizziamo gli errori del passato», ha affermato il capo della Casa Bianca nel corso della cerimonia riferendosi agli accesi scontri sul tema degli ultimi mesi.
L’intesa prevede che Pechino acquisti ulteriori 200 miliardi di dollari di prodotti e servizi americani. Con la firma di oggi la Cina si impegna anche a non lanciarsi in svalutazioni valutarie, a comunicare regolarmente e a consultarsi sul mercato valutario. In base all’intesa, a partire dall’1 aprile la Cina consentirà il pieno controllo da parte di società finanziarie straniere.
La fase uno del mini-accordo tra USA e Cina è dunque incassata e per Trump è certamente «un importante passo in avanti verso scambi commerciali corretti» con il Paese asiatico. Il presidente si è mostrato molto positivo nel corso della cerimonia, ha definito l’intesa «un’occasione straordinaria», e ha ringraziato il presidente cinese Xi Jinping. Poi ha promesso che in un futuro non lontano andrà in visita in Cina.
LIVE: POTUS Signs the Phase One Trade Agreement! https://t.co/teqGqjdgeZ
— The White House (@WhiteHouse) January 15, 2020
Per Trump si tratta dunque di un accordo «storico»: «Con l’intesa ci stiamo occupando dei nostri agricoltori». E a nessuno dei presenti è passato inosservato il fatto che il presidente Usa abbia monopolizzato il palco della East Room per oltre 40 minuti mentre la delegazione cinese, guidata dal vice premier Liu He, è rimasta in silenzio ed assistere al suo speech.
Quando il vicepremier cinese ha poi preso la parola ha letto una lettera di Xi Jinping: «L’accordo è buono per la Cina, gli Stati Uniti e il mondo intero: è un’intesa vantaggiosa per tutti». Quindi il vicepremier Liu He ha assicurato che la Cina onorerà il mini accordo sul commercio.