La Azzolina al contrattacco: ecco la risposta video della ministra alle accuse di plagio
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, dopo giorni di polemiche sul presunto plagio nella sua tesi di specializzazione, fa chiarezza in un video pubblicato su Facebook.
«Ho aspettato perché ero in visita ad Auschwitz con gli studenti», spiega la ministra in un video dalla durata di sei minuti. Un filmato in cui Azzolina si giustifica, definisce «ridicolo» parlare di plagio. E accusa Salvini e il linguista che sulle pagine di Repubblica ha “denunciato” la vicenda e che, per la ministra, ha preso un «granchio colossale».
«A tirare fuori la storia è stato un professore universitario, lo stesso che mi ha giudicato nel concorso da dirigente scolastico e che ha pubblicato i risultati in palese violazione delle regole deontologiche», dice la ministra.
Poi Azzolina chiarisce: «Non è una tesi di laurea, ma la relazione di fine tirocinio». Non un lavoro di ricerca dunque. «Le parti incriminate riguardano definizioni prese dai manuali di testi noti nell’ambiente». E continua: «È come dire ‘la Terra gira intorno al Sole’ e non citare Galileo Galilei».
«C’è una legge che disciplina queste cose. La mia relazione in cui parlo del lavoro fatto in classe non entra in concorrenza con altri testi del settore», spiega e cita l’articolo del Fatto Quotidiano che la scagionerebbe. «Per me il capitolo è chiuso. Vado avanti fiera del mio percorso di studi. Ma a causa di queste bugie sono stata definita “cattivo esempio per i ragazzi” ed è la cosa che più mi ha colpita», conclude la ministra.