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«Qui figli dell’alta borghesia, di là gli stranieri»: la scuola romana rimuove la descrizione dal sito dopo le polemiche

15 Gennaio 2020 - 16:20 Redazione
Sulla vicenda è intervenuta anche la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina

In una sede i figli delle «famiglie del ceto medio-alto», nell’altra «alunni di estrazione sociale medio-bassa» e «alunni con cittadinanza non italiana», infine nella terza sede «prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori  dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)».

Screenshot dal sito della scuola

È la descrizione, nero su bianco, che si legge sul sito dell’Istituto Comprensivo di via Trionfale di Roma. Anzi si “leggeva”, visto che dopo le polemiche il paragrafo è stato cancellato dal sito (come si vede dai due screenshot messi a confronto).

Sulla vicenda è intervenuta anche la neoministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Mi auguro che l’istituto romano possa dare motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivido», ha detto la ministra.

Mentre il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro aveva fatto sapere di aver chiesto la rimozione di quelle parole dal sito web. Anche l’associazione presidi ha preso le distanze dalla descrizione. «La scuola è un luogo educativo e inclusivo, no a forme di categorizzazioni superficiali e inutili», sottolinea Mario Rusconi dell’Associazione nazionale presidi.

Rusconi ha aggiunto: «La scuola non può evidenziare eventuali differenziazioni socio-culturali degli alunni iscritti poiché, tra l’altro, oltre a dare una cattiva rappresentazione di sé stessa agli occhi di chi legge corre anche il rischio di originare idee o forme classiste».

La replica dell’Istituto: «Nessuna discriminazione». Ma le definizioni verranno rimosse

Per il Consiglio di Istituto della scuola non ci sarebbe nessun intento discriminatorio. «I dati riportati nella presentazione della scuola, composta da 4 distinti plessi, collocati in diversi contesti socio- culturali, sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio, secondo le indicazioni del MIUR per la redazione del POF», si legge in una nota resa pubblica dal Consiglio di Istituto che respinge le accuse di classismo.

«È importante chiarire che al momento dell’iscrizione dei propri figli, sono i genitori a scegliere uno dei 4 plessi scolastici dell’istituto IC via Trionfale sulla base dei criteri della residenza e/o del luogo di lavoro […] In ogni caso – continua la nota – , si ritiene opportuno procedere ad una modifica del POF perché siano rimosse le definizioni interpretate in maniera discriminatoria».

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