In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ESTERIDonald TrumpImpeachmentUSA

Impeachment Trump, la Camera approva l’invio al Senato: al via il processo per il presidente

15 Gennaio 2020 - 22:25 Redazione
Il processo dovrebbe partire martedì 21 gennaio. «Indipendentemente da come andrà, quella dell'impeachment resterà una macchia per sempre», ha affermato Pelosi

Con 228 voti a favore e 193 contrari, la Camera dei rappresentanti ha approvato la risoluzione per inviare al Senato i due articoli per l’impeachment di Donald Trump e per approvare i sette membri democratici del Congresso che avranno il ruolo di gestire le accuse contro il presidente degli Stati Uniti

I membri prescelti sono: Adam Schiff (che sarà il procuratore capo nel processo al Senato), Jerrold Nadler, Jason Crow, Val Demings, Zoe Lofgren (già coinvolta nei casi di impeachment di Bill Clinton e Richard Nixon), Sylvia Garcia e Hakeem Jeffries.

A loro il compito di presentare e argomentare le prove raccolte dalla Camera contro Trump. I due capi d’accusa contro il presidente degli Stati Uniti sono quelli di abuso di potere e ostruzione ai poteri del Congresso.

Salvo sorprese, il processo al Senato dovrebbe iniziare martedì 21 gennaio. Il team che difenderà Trump prevede che il presidente verrà assolto, grazie anche alla maggioranza repubblicana in Senato, e che la durata massima del procedimento sarà di massimo due settimane. Tuttavia l’esito potrebbe non essere così scontato

«Indipendentemente da come andrà, quella dell’impeachment resterà una macchia per sempre», ha affermato Pelosi prima del voto, ribadendo come Trump abbia abusato dei poteri in suo possesso per perseguire interessi politici personali. «Il presidente americano lo scelgono gli americani, non Vladimir Putin», ha detto Pelosi. 

Dal canto suo, Trump – il terzo presidente nella storia degli Stati Uniti ad essere messo in stato di accusa – ha più volte ribadito che le accuse contro di lui sono «una truffa» e «una bufala», e che i democratici americani hanno messo in atto una vera e propria «caccia alle streghe» a causa della sconfitta elettorale del 2016 di Hillary Clinton.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti