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Scontro frontale tra Sardine e Salvini: il 23 gennaio si contendono la piazza di Bibbiano per l’ultimo evento prima del voto

16 Gennaio 2020 - 12:13 Redazione
Davanti al municipio di Bibbiano, diventato simbolo del caso sugli affidi, si consuma l'ennesimo scontro tra il movimento nato a Bologna e il Carroccio

Si preannuncia una chiusura della campagna elettorale infuocata in Emilia-Romagna, con la piazza di Bibbiano che rischia di trasformarsi nell’ultimo scontro a tre giorni dal voto delle Regionali in Emilia-Romagna tra Matteo Salvini e gli attivisti delle Sardine.

Sia il movimento che il Carroccio sperano di ottenere la piazza del municipio di Bibbiano per l’ultimo appuntamento elettorale il 23 gennaio. Un luogo diventato simbolo del caso controverso sugli affidi che ha dato il via all’inchiesta “Angeli e demoni” con l’arresto del sindaco Pd Andrea Caletti, libero dal mese scorso.

In quella stessa piazza vorrebbero tenere un comizio Matteo Salvini insieme alla candidata Lucia Borgonzoni. Ma per quello stesso giorno, riporta l’edizione di Reggio Emilia del Resto del Carlino, anche le Sardine hanno prenotato la piazza da diverse settimane.

«Per legge, per i comizi elettorali, si possono prenotare le piazze da cinque a due giorni prima dell’evento – ha protestato il deputato leghista Gianluca Vinci, responsabile regionale del Carroccio – Dunque faremo richiesta a partire dal 18. Noi abbiamo la precedenza in quanto movimento politico, come stabilisce un protocollo firmato in prefettura, mentre le ‘sardine’ non sono un partito. La loro è una manovra ostruzionista e un’azione da bambini».

A dirimere la questione ci dovrà pensare il prefetto e il questore e la decisione sembra tutt’altro che semplice.

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