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Bersani: «Non solo sardine: a sinistra è ora di una ‘cosa nuova’. Ecologia, demografia e tecnologia»

17 Gennaio 2020 - 10:35 Redazione
«L'esito del percorso lo lascio al tavolo. Se va bene, sarà un un partitone. Al peggio, sarà comunque un nuovo nucleo familiare»

Buttare via i vecchi attrezzi per fare spazio al nuovo. Non solo alle sardine, certo benvenute e viste con favore, ma anche all’attivismo cattolico e mondo del volontariato. È questa la ricetta di Pier Luigi Bersani per la sinistra che verrà, la sinistra che deve ripartire. Una sinistra che è in crisi in tutto il mondo ma che in Italia, se possibile, sta anche peggio. «In tutto il mondo la sinistra è attardatissima sulle sue antiche parole d’ordine. In Italia ancora di più. Ecco perché è l’ora di una cosa nuova», spiega in una intervista a La Repubblica l’ex segretario Pd, tra i fondatori di Articolo 1. Alla domanda se fosse pronto a rientrare in un Pd rinnovato, Bersani risponde: «Sento spesso pronunciare questa parola: ricomposizione. Lo dico chiaro, non è questo il problema. Non servirebbe, non è sufficiente rimettere insieme i vecchi attrezzi», dice Bersani. «Serve una cosa nuova, una sinistra dei tempi nuovi. Noi siamo pronti».

Zingaretti e il Pd

Nicola Zingaretti deve sciogliere il Pd? «Zingaretti ha capito una cosa fondamentale: non possiamo stare fermi, qualcosa bisogna che c’inventiamo. Con l’attuale assetto dei partiti non si incrociano le nuove sensibilità. Sennò non ci sarebbe bisogno delle Sardine», spiega l’ex ministro.

Le Sardine, per Bersani, devono partecipare al nuovo partito ma «mica solo loro. C’è un mondo civico, cattolico, del volontariato. Gente che non può sentirsi dire quello che disse Berlinguer a noi del ’68: entrate e cambiateci. Questi soggetti vogliono essere protagonisti».

Come si comincia?

«Ho un’idea», dice Bersani. «Un grande appuntamento programmatico, apertissimo, che parta da tre questioni. La risposta della sinistra moderna alle tre grandi transizioni: ecologica, demografica e tecnologica. Titoliamo una serie di proposte che siano propulsive, ma anche protettive rispetto alle conseguenze sul popolo di queste transizioni. L’esito del percorso lo lascio al tavolo. Se va bene, sarà un un partitone. Al peggio, sarà comunque un nuovo nucleo familiare».

In copertina Pier Luigi Bersani risponde alle domande di alcuni giornalisti sotto palazzo Montecitorio, Roma, 24 aprile 2018. ANSA/Alessandro Di Meo

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