Caos nel M5s, Salvini ammicca a Paragone: «Le porte della Lega sono aperte»
Ora l’espulsione di Gianluigi Paragone è ufficiale. Dopo la decisione dei probiviri, è arrivato il comitato di garanzia del Movimento 5 Stelle a mettere la parola fine. Anche se l’ex senatore grillino si è detto pronto a ricorre alla giustizia ordinaria per opporsi all’espulsione. E anche oggi, 17 gennaio, ha ribadito di non sentirsi fuori dal M5s: «Loro non mi hanno espulso!».
Ma per Paragone si potrebbero aprire le porte di un altro partito: la Lega. Matteo Salvini non l’ha invitato direttamente, ma ha lasciato intendere che l’eventualità non gli dispiacerebbe. «Io non commento casi singoli e personali. Però le porte della Lega sono aperte per chi crede nel cambiamento e non vuole abbracciare Renzi e Zingaretti», ha detto il segretario leghista, rispondendo a una domanda proprio sull’espulsione di Paragone.
L’ex senatore grillino finora ha sempre escluso un passaggio alla Lega, ma allo stesso tempo lui, ex direttore de La Padania, non ha mai negato che al governo «si stava meglio con il Carroccio perché insieme rappresentavano meglio le forze antisistema».
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