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Elezioni in Calabria, Salvini: «Rilanciare Riace con i calabresi non con i migranti. Prima a loro casa e lavoro»

17 Gennaio 2020 - 15:11 Redazione
«Quando andrò al governo bloccherò gli sbarchi di migranti e chiuderò i porti. Buoni sì, ma fessi no. Non è razzismo, è buonsenso», ha detto il leader della Lega

«A Riace troverò tanta gente perbene che, dopo tante chiacchiere, pensa di rilanciare Riace grazie ai calabresi e non grazie agli immigrati che sbarcano». Sono queste le parole che Matteo Salvini pronuncia da Catanzaro prima di spostarsi a Riace, nota alle cronache per il sistema di accoglienza andato affermandosi con l’agire dell’ex sindaco Mimmo Lucano. Poi, il leader della Lega si è spostato «nella splendida Riace», dove ha tenuto un altro comizio in diretta Facebook, «la Riace che qualcuno voleva “colonizzare” facendo arrivare qui mezza Africa», ha esordito il leader della Lega.

L’ex ministro dell’Interno è stato accolto a Riace – seconda tappa del suo viaggio in Calabria in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio – dal sindaco Antonio Trifoli e da alcuni esponenti calabresi della Lega. «Quando andrò al governo bloccherò gli sbarchi di migranti e chiuderò i porti. In Calabria vogliamo i turisti che pagano, non quelli che sono pagati», afferma Salvini dal palco. «Ovviamente a sinistra coglievano l’occasione dei migranti – prosegue il leader leghista – non perché sono generosi ma perché ci guadagnavano un sacco. Voi qui ne sapete qualcosa».

«Casa e lavoro prima ai calabresi»

Per tutta la durata del suo comizio Salvini ha insistito sul tema dell’immigrazione legato alle scarse opportunità lavorative per i residenti, facendo leva sul vecchio “modello Riace” del tre volte sindaco Lucano: «Buoni sì, ma fessi no. La Calabria è terra di accoglienza e di volontariato, ma se non ci sono case e lavoro per tutti vengono prima i calabresi e gli italiani e poi il resto del mondo». «Per qualcuno – ha aggiunto Salvini – questo è razzismo. Per me è buonsenso, da padre di famiglia. Ed anche legittima difesa. In Calabria c’è una disoccupazione giovanile del 60 per cento. Ciò vuol dire che sei ragazzi su dieci, arrivati al diploma e alla laurea, hanno come unico destino quello di scappare». «L’immigrazione a cui vogliamo lavorare, non solo in Calabria ma in tutte quelle terre che in Italia soffrono la fuga dei giovani – ha detto ancora Salvini – è quella dei figli e dei nipoti dei calabresi costretti a scappare altrove per trovare un futuro». Lo stesso concetto lo aveva ribadito anche al comizio di Catanzaro:

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

«I big di sinistra si vergognano di venire qui»

Immancabile la stoccata agli avversari del centrosinistra. «Mi piacerebbe vedere qui in Calabria i big della sinistra. Probabilmente qualcuno non viene perché ha vergogna. Penso al Pd, a Renzi e a Zingaretti, che vanno però in televisione a riempirsi la bocca di “Lucano, Lucano, Lucano” e poi lasciano a casa i giovani calabresi», ha continuato Salvini dal palco di Riace. «Renzi e Zingaretti – ha aggiunto il leader del Carroccio – si occupano tanto di migranti, ma ignorano i tantissimi giovani italiani senza lavoro».

Fonte copertina: Facebook Matteo Salvini

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