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Sardine verso il rush finale: «Ma se vince Borgonzoni non saremo noi gli sconfitti»

17 Gennaio 2020 - 12:35 Redazione
«I temi caldi su cui ragionare subito - ha detto Mattia Santori - sono il decreto sicurezza e il tema del populismo digitale e della manipolazione delle informazioni sui social network»

Le Sardine scenderanno nuovamente in piazza a Bologna, questa volta per un evento nazionale, domenica prossima in piazza Otto Agosto (forse la piazza più ampia della città, almeno in centro storico). Una grande mobilitazione, curata nei dettagli, che si configurerà come un mix di musica e politica per il quale era stata messa in moto una raccolta fondi con l’obiettivo di sfondare il tetto dei 50mila euro. Esultano oggi, 17 gennaio, i promotori in conferenza stampa: «In totale abbiamo ricevuto donazioni per 70.645 euro. Tra il 23 dicembre e il 16 gennaio abbiamo effettuato 24 giorni di raccolta effettiva, con una media di 126 donazioni al giorno. E ognuna di queste è stata mediamente di 23 euro. Un risultato che ci piace particolarmente, perché è nello spirito del movimento: tante piccole sardine che fanno un banco compatto, tante piccole donazioni che fanno un risultato eccezionale».

L’evento si chiamerà «Bentornati in mare aperto» e sono attesi volti noti della musica, ma anche del mondo della cultura e della società civile. Ci saranno Skiantos, i Subsonica, Willie Peyote e Marracash («artisti che sin dal primo giorno hanno appoggiato la causa delle sardine – rivendicano gli organizzatori -: daremo voce a chi sin dal primo giorno è stato sardina con noi»). Quello delle elezioni regionali in Emilia Romagna è l’appuntamento a cui tengono di più, non è un mistero. Ma non si sentono identificati con la sola campagna elettorale di Stefano Bonaccini.

Per noi, dicono è «un esperimento. Dovremmo trovare – ha spiegato Mattia Santori – delle linee guida che ci aiutino a essere quello che vogliamo essere: un organismo politico in senso stretto, un corpo intermedio, o un’organizzazione che è un gruppo di pressione che fa innovazione comunicativa e divulgazione democratica». Ma se dovesse vincere Lucia Borgonzoni, non saranno le sardine ad essere sconfitte: « Abbiamo chiamato alla mobilitazione, alla partecipazione. Ma non siamo un partito né siamo candidati, dopo il 27 gennaio non ci fermeremo, ma non è detto che saremo sempre noi a guidare questo movimento».

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«I temi caldi su cui ragionare subito – ha detto ancora Santori – il decreto sicurezza, su cui si è aperto un confronto. E il tema del populismo digitale e della democrazia digitale, la manipolazione delle informazioni sui social network».

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