Bellocchio si confessa: «È stato Camilleri a suggerirmi di fare il regista»
«È stato mio insegnante di recitazione al Centro sperimentale, l’aneddoto vuole che sia stato proprio lui a suggerirmi, a consigliarmi di passare alla regia perché vedeva che come attore ero titubante, cercavo di nascondermi, di mettermi da parte. ‘Guarda è meglio che tu stia dietro la macchina da presa’ mi disse e, appoggiato anche da lui, l’anno successivo feci gli esami e fui ammesso al corso di regia».
È il ricordo di Andrea Camilleri tracciato dal regista Marco Bellocchio, rispondendo alla domanda di una giornalista secondo quanto riporta l’Ansa.
«Era sì il professore e quindi aveva l’autorità, però era anche molto allegro, spesso ci raccontava tante sue esperienze teatrali, perché è stato anche uomo di teatro», prosegue Belloccio. «Quelle lezioni le ricordo. Era un uomo anche molto franco, diretto. Eravamo nel 1959/60, era appena uscita La dolce vita e ci disse di andare a vederlo perché temeva che la pellicola sarebbe stata sequestrata».
Bellocchio ha ricordato anche Federico Fellini all’apertura delle celebrazioni per il centenario dalla sua nascita: «Venne a presentare La dolce vita qualche mese dopo al Centro sperimentale, con Mastroianni. I giovani fecero domande ingenue come ‘scusi maestro, come posso diventare come lei?’. È legittima la domanda ma è impossibile la risposta», chiosa Bellocchio.
«Girerò una serie interessante dal titolo ‘Esterno notte’ che parte dalla strage di via Fani e racconta quello che è accaduto esternamente alla prigione di Moro nel corso dei 55 giorni di prigionia», annuncia all’Ansa il regista prima di ricevere un premio al Trieste Film Festival. Sei puntate, dice. «Rai1 è interessata. Sono ottimista, forse anche le televisioni generaliste vogliono cambiare il loro prodotto». Le riprese dovrebbero cominciare a fine primavera.
Come cambia il cinema ai tempi di Netflix e Amazon, si chiede al regista. Sono piattaforme che offrono «possibilità professionali» anche ai giovani «ma ti costringono a una serialità», dice Bellocchio.
In copertina il regista Marco Bellocchio a margine della presentazione del documentario di RAI Cinema ‘Viaggio in Italia: la Corte Costituzionale nelle carceri’ di Fabio Cavalli, presso l’Auditorium di Roma, 05 giugno 2019.
ANSA/Giuseppe Lami
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