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Clearview, un “Grande Fratello” con oltre 3 miliardi di foto in mano alla polizia americana – Video

18 Gennaio 2020 - 18:37 David Puente
Le autorità americane avrebbero risolto alcuni casi grazie a un potente software di riconoscimento facciale

Ricorda il nome di un programma contro i malware e virus del vostro computer, ma l’obiettivo di Clearview è quello di catturare i delinquenti in carne ed ossa attraverso la ricerca per immagini. Ideata da Hoan Ton-That, un ingegnere autodidatta australiano di origini vietnamite, ad oggi avrebbe raccolto oltre tre miliardi di immagini dal web utili alle forze dell’ordine per identificare i colpevoli di reato.

Uno dei casi in cui sarebbe stato usato il software Clearview

Secondo quanto riportato dal New York Times, l’applicazione creata da Hoan Ton-That messa a disposizione dalla sua start-up, la Clearview AI con sede a New York, verrebbe utilizzata dalle autorità federali degli Stati Uniti per scovare i colpevoli di reati come il taccheggio, furto di identità, omicidio e per i casi di pedofilia. Le autorità dell’Indiana avrebbero sperimentato il software e risolto un caso in 20 minuti grazie alle foto e i video presenti sui social media con il quale è stato riconosciuto il delinquente.

La società rifiuta di fornire l’elenco delle autorità che avrebbero usato il software, ma riportano alcuni casi nel proprio sito per pubblicizzare il prodotto. Sarebbe interessante provarlo, ma la richiesta d’accesso per il suo utilizzo risulta essere un’esclusiva per le forze di polizia e autorità come scelta aziendale:

La storia raccontata dal New York Times è agghiacciante, infatti l’autrice dell’articolo Kashmir Hill sostiene che la società in precedenza era anonima, che il suo proprietario usava uno pseudonimo online prima di venire allo scoperto e che durante le sue ricerche gli agenti che la stavano aiutando vennero contattati dai rappresentanti del software per sapere se erano in contatto con lei. Come se ne sono resi conto? Gli agenti avevano messo in pasto le sue foto a Clearview per cercare riscontri e la società, come una sorta di “Grande Fratello“, se ne è accorta.

Hoan, ideatore e co-fondatore di Clearview.

Il CEO della Clearview non opera da solo. Sempre secondo il NYT un collaboratore di Rudolph Giuliani, Richard Schwartz, sarebbe uno dei co-fondatori finanziati da Peter Thiel, già co-fondatore di Paypal e fondatore di Palantir, una società americana specializzata nell’analisi dei big data per le agenzie governative e per l’FBI. Nonostante le autorità siano propense a utilizzare il software, un portavoce di Facebook ha reso noto che verranno presi provvedimenti nel caso siano state violate le regole del social network dove lo stesso Peter Thiel risulti far parte del consiglio d’amministrazione.

Secondo quanto dichiarato dalla società americana, Clearview raccoglie solo foto e immagini pubblicamente disponibili. Insomma, se avete un profilo Facebook o Twitter dove avete pubblicato le vostre foto senza restrizioni della privacy è possibile che Clearview le abbia salvate. Secondo quanto dichiarato dal fondatore della società, stanno lavorando a come permettere a una persona di richiedere la rimozione delle sue immagini se queste sono state rimosse dal sito web d’origine.

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