Mihajlovic esulta: «Sto vincendo la battaglia: non bisogna mai smettere di combattere»
Sinisa Mihajlovic torna a sorridere, forte del fatto che la battaglia contro la leucemia «la sto vincendo», come ha raccontato a Verissimo su Canale 5 nella puntata di sabato 18 gennaio. «Sta andando tutto bene – ha detto l’allenatore del Bologna – non sto più prendendo il cortisone e questo è importante». L’allenatore si è sottoposto a un trapianto di midollo osseo 78 giorni fa: «i primi 100 sono i più critici. Poi è tutto in discesa, bisogna avere pazienza ancora una ventina di giorni – ha aggiunto – ma superarli sarebbe già un bel traguardo. Sono molto contento, non ci sono state complicazioni gravi e va benissimo così». Non è tipo da starsene con le mani in mano Mihajlovic, che anche durante il periodo più complicato nel combattere la malattia non ha mai smesso di far sentire la sua presenza al suo Bologna, pur costretto a letto in ospedale. E oggi: «Ho ripreso anche ad allenarmi un pochino per tornare in forma, perché dopo quattro mesi senza fare niente e prendendo 17 pastiglie al giorno, mi sono un po’ gonfiato». L’allenatore del Bologna lancia poi un messaggio a chi, come lui, sta lottando per guarire: «Non penso di essere un errore, sono un uomo normale con pregi e difetti. Ho solo affrontato questa cosa per come sono io, ma ognuno la deve affrontare come vuole e può. Nessuno deve vergognarsi di essere malato o di piangere. L’importante è non avere rimpianti e non perdere mai la voglia di vivere e combattere».
Leggi anche:
- Mihajlovic in panchina, prima volta dopo il trapianto. Ma il suo Bologna si inchina al Milan rinato
- Sinisa Mihajlovic è tornato: «Non ho più lacrime, mi sono rotto di piangere». La sorpresa dei suoi giocatori in sala stampa
- Sinisa Mihajlovic dimesso dopo terapia antivirale. I medici: «È in condizioni molto buone»