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A Bologna 40mila Sardine. Santori: «I partiti non avvicinano più i cittadini alla politica» – Foto e Video

19 Gennaio 2020 - 15:46 Felice Florio
L'evento si chiama "Bentornati in mare aperto" e tra i cantanti previsti sul palco ci saranno gli Skiantos, i Subsonica, gli Afterhours, i Marlene Kuntz e poi il rapper Marracash

«Ci dimentichiamo che 3 mesi fa la gente era sconfortata, eravamo pronti a un’invasione sovranista. Ora ci sono occhi diversi, tutta un’altra energia». Mattia Santori, volto delle Sardine, ha parlato così ai giornalisti presenti a Bologna per l’evento di chiusura della campagna elettorale per le regionali dell’Emilia Romagna – alle quali il movimento non ha partecipato con una propria lista, ma con un sostegno a Stefano Bonaccini, candidato contro la leghista Lucia Borgonzoni.

Foto: Felice Florio | Le Sardine in piazza a Bologna

Sette ore di «musica e parole»: «Si ritorna dove tutto è cominciato – hanno scritto gli organizzatori su Facebook – Per respirare le emozioni di quel 14 novembre e di tutte le piazze italiane che hanno deciso di prendere parte all’onda anomala partita da Bologna. La regola è sempre la stessa: nessuna violenza, nessun insulto, nessuna bandiera. Solo pesci pronti a nuotare in mare aperto».

L’evento «Bentornati in mare aperto» è partito alle 15 in piazza VIII agosto ed è proseguito a oltranza con una line-up ricca di artisti, oltre che alcuni interventi “parlati”, come quello dell’ex ministro Fabrizio Barca, economista e portavoce del Forum Disuguaglianze diversità, il conduttore Patrizio Roversi, Pif, Moni Ovadia, il giornalista Sandro Ruotolo e l’attrice Matilda De Angelis. La sardina Roberto Morotti ha gestito la logistica, Giulia Trappoloni di quella artistica.

Foto: Felice Florio | Le Sardine in piazza a Bologna

Tra i cantanti in scaletta c’erano gli Skiantos, i Subsonica, gli Afterhours, i Marlene Kuntz e poi il rapper Marracash. E ancora: Malavoglia, Altre di B, Joycut, Rumba de bodas, Bandabardò, Vasco Brondi, Vicini d’istanti e Willie Peyote.

Mattia Santori: «Dopo il 26 gennaio sapremo se possiamo dare alla politica una svolta»

«Dalle piazze si può arrivare a cambiare il risultato di un’elezione. Dopo il 26 gennaio sapremo se ci aspetta un decennio di sovranismo digitale o possiamo dare alla politica una svolta epocale». Ha detto Santori, cirondato dai giornalisti durante la conferenza stampa delle 16:30. Il 32enne bolognese ha anche rivelato il numero (secondo gli organizzatori) delle persone in piazza: tra le 35mila e le 40mila.

Foto: Felice Florio | La conferenza stampa delle Sardine

«Non temiamo come Sardine – ha aggiunto Santori – una vittoria della Borgonzoni. La vera attenzione deve essere dedicata al sovranismo: se perderà un’elezione sulla quale ha speso tempo e soldi ed era dato per favorito, quello delle Sardine diventerà un esempio per tanti cittadini in Europa e non solo».

E poi la presa di distanza dai partiti: «Per tante persone siamo la vera alternativa al sovranismo e populismo di destra. Non puntavamo a questo, ma adesso non possiamo sottrarci a questa responsabilità. L’idea di noi quattro resta però quella di non entrare in nessun partito. Perché i partiti non sono in grado, oggi, di avvicinare i cittadini alla politica».

In copertina Mattia Santori, Andrea Garreffa e Giulia Trappoloni, fondatori del movimento delle Sardine, durante la conferenza stampa per presentare il programma della manifestazione nazionale di domenica 19 Gennaio. Bologna, 17 Gennaio 2020. ANSA/Giorgio Benvenuti

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