Italia Viva torna alla carica su Autostrade, prescrizione e plastic tax: i primi segnali di guerra dal giorno dopo le Regionali
Torna ad annuvolarsi l’orizzonte della maggioranza giallo-rossa. Nella marea dei 2050 emendamenti presentati al decreto legge Milleproroghe, in esame nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, ci sono anche quelli di Italia Viva che rilancia i temi della prescrizione, delle concessioni autostradali e di sugar e plastic tax sulla stessa posizione del centrodestra.
Da parte dei parlamentari renziani sono stati depositati 150 emendamenti. Due puntano a rinviare al 1 gennaio 2021 gli effetti delle norme sulla prescrizione, previste con la riforma Bonafede. Nel pacchetto degli emendamenti renziani ci sono anche quelli che puntano a sopprimere l’articolo 35 sulle concessioni autostradali. Nel mirino di Italia Viva ci sono anche le tasse su imballaggi di plastica e bibite zuccherate.
Tutti temi che sono stati oggetto di infuocati vertici di maggioranza e sui quali i partiti di governo non hanno mai trovato un accordo definitivo, ma solo una tregua in vista dell’ultima legge di Bilancio.
Domani, 21 gennaio, l’ufficio di presidenza della Camera si riunirà per fare ordine tra le proposte e definire le priorità. Il voto in aula potrebbe partire dal 27 gennaio, il giorno dopo le Regionali in Emilia-Romagna e Calabria.
Leggi anche:
- Regionali 2020, urne aperte in Calabria ed Emilia-Romagna, al via il voto che può far traballare il governo – La diretta
- Prescrizione, avvocati e magistrati contro la riforma di Bonafede: in manette a Napoli, cartelli con la Costituzione a Milano
- Renzi torna alla carica sul governo: «La ricreazione è finita». E lancia due siluri al M5s
- La maggioranza sull’ottovolante della prescrizione. Italia Viva pensa allo sgambetto
- Il procuratore generale di Milano piccona la riforma della prescrizione: «È incostituzionale»
- Italia Viva, prima assemblea. Renzi: «Si vota nel 2023», ma «Conte non è il leader dei progressisti del mondo»
- Prescrizione, Bonafede durissimo contro Renzi: «C’è chi lavora e chi minaccia. Riforma entro 10 giorni»