In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICAEmilia-RomagnaLegaMatteo SalviniMattia SantoriSardine

Le Sardine saranno in piazza a Bibbiano per sfidare Salvini: il sì dopo un’assemblea con Santori e i residenti

20 Gennaio 2020 - 21:33 Redazione
La piazza contesa tra il movimento e i leghisti vedrà lo scontro finale della campagna elettorale in Emilia-Romagna, a tre giorni dal voto

È stata confermata per giovedì alle 19 a Bibbiano, paese simbolo del caso affidi, la contromanifestazione delle Sardine, in concomitanza – in una piazza adiacente – col comizio di chiusura della campagna elettorale da parte della Lega, con il leader Matteo Salvini e la candidata governatrice alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni.

La decisione è arrivata durante un’assemblea pubblica convocata dal movimento al teatro Metropolis di Bibbiano, per chiedere ai cittadini il parere sull’organizzazione. Un lungo convinto “sì” partito dalla platea, dov’erano presenti circa 300 bibbianesi, ha risposto alla domanda di Mattia Santori, presente alla serata. Una riunione indetta dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla piazza davanti al municipio, contesa tra le ‘Sardine’ che avevano prenotato da settimane e la Lega che l’ha ottenuta grazie al regolamento che privilegia i partiti politici, come indicato dalla questura.

Le Sardine avevano chiesto per primi l’uso della piazza, attraverso una richiesta del responsabile locale, Youness Warhou, lo scorso 14 gennaio. Ma il questore aveva applicato la regola sugli spazi pubblici in campagna elettorale, che spettano prima ai partiti in corsa per il voto con proprie liste rispetto ad associazioni che non hanno candidati coinvolti.

«Noi vogliamo difendere la dignità di un paese composto da gente vera – aveva dichiarato il leader delle Sardine, Mattia Santori – chi ha sbagliato se la vedrà con la magistratura e non con una pagina Facebook. Tra di noi c’eravamo detti di evitare la “trappola di Bibbiano”, ma sono stati i cittadini della Val D’Enza a chiamarci e a chiederci di fare qualcosa».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti