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Coronavirus, media cinesi: «I morti salgono a 17»

22 Gennaio 2020 - 15:50 Redazione
L'Europa rafforza i controlli sui viaggi dalla Cina, anche in Italia i medici di famiglia sono stati allertati per affrontare l'eventualità

Il coronavirus di Wuhan ha fatto altre vittime in Cina. Secondo i media cinesi, le vittime sono salite ad almeno 17, anche se alcuni giornali parlano di 19 morti. Le vittime sarebbero tutte concentrate nella provincia di Hubei dove si trova la città-focolaio di Wuhan.

Le autorità cinesi hanno comunicato anche che il nuovo virus, appartenente alla stessa famiglia della Sars, «può mutare e propagarsi più facilmente». Il comitato d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità si riunirà a Ginevra questa mattina, 22 gennaio, per valutare la portata dell’epidemia. Un caso è stato accertato ieri, 21 gennaio, negli Stati Uniti, e un altro a Taiwan. Intanto, sono stati rafforzati i controlli negli aeroporti, anche quelli italiani.

Anche la regione semi-autonoma cinese di Macao ha annunciato il primo caso accertato, che ha riguardato una imprenditrice di 52 anni arrivata domenica in treno dalla vicina città di Zhuhai.

«Una serie di test ha dimostrato che era positiva al coronavirus e che aveva sintomi di polmonite», ha detto ai giornalisti Lei Chin-lon, capo del dipartimento della Salute di Macanan. La donna era rimasta al New Orient Landmark Hotel con due amiche, sotto sorveglianza medica dopo il suo ricovero. Le autorità di Macao hanno ordinato a tutti gli impiegati dei suoi casinò di indossare una maschera per difendersi dall’epidemia. A ridosso del Capodanno lunare, la città si sta preparando a un grande afflusso di visitatori.

Le conseguenze

La città cinese di Wuhan, epicentro del focolaio, ha esortato tutti a tenersi lontani, cancellando un importante evento del capodanno cinese, nel tentativo di contenere l’epidemia. Il sindaco di Wuhan Zhou Xianwang ha esortato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione.

Hong Kong

Un primo caso di contagio del coronavirus è stato registrato anche a Hong Kong. La persona è arrivata da Wuhan, città centro del contagio, all’ex colonia britannica con un treno ad alta velocità.

La segretaria alla salute di Hong Kong Sophia Chan ha riferito che l’uomo di 39 anni è risultato “preliminarmente positivo” virus, ma per una conferma bisognerà attendere fino a domani.

L’allarme in Italia

Si è riunita questa mattina al ministero della Salute la task force operativa per adottare ogni misura necessaria a fronteggiare l’emergenza del coronavirus. «Il Servizio Sanitario Nazionale – ha detto il ministro Speranza che ha presieduto la riunione – è dotato di professionalità, competenze ed esperienze adeguate ad affrontare ogni evenienza. Stiamo seguendo con la massima attenzione, in stretto raccordo con le istituzioni internazionali,l’evolversi della situazione».

I medici di famiglia, specie quelli delle grandi città italiane dove si trovano gli aeroporti internazionali, si stanno attrezzando per affrontare l’eventualità che il Coronavirus varchi le frontiere. Un alert è già stato inviato ai camici bianchi territoriali a Milano, e in mattinata a Roma.

«Vogliamo sottolineare ai cittadini che non siamo in una situazione di allarme, ma vanno predisposte tutte le azioni necessarie affinché la popolazione possa stare tranquilla, soprattutto tenendo conto che in questo momento l’influenza stagionale sta raggiungendo il suo picco», spiega il segretario nazionale di Fimmg Silvestro Scotti.

I sintomi del Coronavirus – dice – sono praticamente sovrapponibili con quelli portati dall’influenza, i cittadini devono sapere che i medici di base sono informati ma è anche importante che non si crei la psicosi con corse inutili al pronto soccorso per dei normali sintomi influenzali».

Nell’avviso inviato stamani ai medici di Roma sono contenute anche le indicazioni in caso di viaggio all’estero: «Il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi, consumare solo cibo ben cucinato e bere acqua in bottiglia, evitare luoghi di assembramento, mercati di animali vivi o morti, evitare il contatto stretto con pazienti malati o in caso non si possano adottare queste misure coprirsi narici e bocca con una mascherina, evitare di tossire o starnutire senza coprirsi con un fazzoletto o in mancanza di questo tossire nell’incavo del gomito».

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