Coronavirus, il bilancio si aggrava: 41 morti e 1300 contagiati. Casi anche in Francia, Australia e Usa
È un bilancio che sale giorno dopo giorno ed è probabilmente destinato a peggiorare. Le vittime accertate per il coronavirus in Cina sono arrivate a quota 41, dopo i quindici nuovi decessi delle ultime ore. Le ultime morti si sono registrate tutte nella capitale provinciale di Wuhan, epicentro del virus, una città di 11 milioni di persone dalla quale si sta propagando l’epidemia. A confermarlo, la commissione sanitaria di Hubei.
Wuhan e altre 13 città della provincia sono state isolate per tentare di contenere il virus e fronteggiare l’emergenza sanitaria, ma intanto si registrano i primi casi di contagio a livello internazionale. Le persone infettate dal virus – arrivato all’uomo dai serpenti tramite i pipistrelli – sono 1287. I nuovi contagi sono da geolocalizzarsi ancora a Wuhan, in altre città della Cina piccole e scarsamente collegate e in nuovi Paesi.
Australia
Un primo caso di coronavirus è stato confermato in Australia, ultimo Paese in ordine di tempo a essere stato raggiunto dal contagio. Il paziente era arrivato una settimana fa a Melbourne da Wuhan. Secondo il responsabile della sanità pubblica australiana, Brendan Murphy, le autorità dello Stato di Victoria hanno applicato «strettamente i protocolli, e messo il paziente in isolamento».
«Il virus ha colpito i polmoni dell’uomo – ha aggiunto l’autorità sanitaria australiana – che al momento è stabile». Il ministro australiano della Salute, Greg Hunt ha detto che i passeggeri che hanno viaggiato in aereo con il paziente infetto sono stati contattati «per fornire loro informazioni e consigli».
Francia, Usa, Malesia, Giappone, Vietnam: tutti i Paesi coinvolti
In Francia sono tre le persone contagiate dal virus: si tratta dei primi casi in Europa. La Malesia ha confermato tre casi di persone infettate. Gli Stati Uniti hanno registrato il secondo caso con una donna di Chicago, sui 60 anni, che è stata ricoverata e messa in quarantena dopo il suo ritorno dalla Cina.
Due casi confermati anche in Vietnam, tre a Singapore, cinque a Hong Kong, due in Corea del Sud, due in Giappone, cinque in Thailandia, uno in Nepal, tre a Taiwan e due a Macao.
A Wuhan 450 medici militari
La Cina ha inviato 450 unità di personale medico militare a Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus. Alcuni di questi specialisti hanno già avuto esperienze nella lotta contro la Sars o l’Ebola. I medici sono arrivati a Wuhan su aerei militari nella serata di ieri con tutte le misure di protezione necessarie.
Verranno ora smistati negli ospedali con il maggior numero di pazienti infetti. A riferirlo è l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua secondo cui il team di medici militari è composto da esperti in malattie respiratorie e infettive, controllo delle infezioni ospedaliere e terapia intensiva.
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