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Salvini al citofono, l’affondo di Zagrebelsky: «Ricorda la Notte dei Cristalli»

25 Gennaio 2020 - 18:48 Redazione
Il problema «è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui», dice il giurista all'incontro delle Sardine piemontesi

Salvini al citofono? «Quel gesto che fa un certo ribrezzo che ha fatto un leader politico andando a suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica Notte dei Cristalli quando cittadini comuni, e non un leader politico, erano stati autorizzati e incitati ad andare nei luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla gogna». Lo ha detto il giurista Gustavo Zagrebelsky, intervenendo all’incontro delle Sardine piemontesi. «La causa della crisi del nostro tempo – ha proseguito Zagrebelsky – non è Salvini: Salvini è un prodotto». Il problema «è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui. Se non ci fosse Salvini ce ne sarebbe un altro, magari anche peggiore. Sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie nel contestare Salvini, il problema è la base sociale: il nostro lavoro dovrebbe partire e concentrarsi su una bonifica sociale, perché nessuna democrazia può esistere in una società malata».

In copertina Riccardo Antimiani/ANSA | Vladimiro Zagrebelsky, già componente del CSM, in occasione dell’avvio del Corso straordinario “Le garanzie istituzionali di indipendenza della magistratura in Italia”, alla Scuola Superiore di Magistratura, Palazzo Koch, Roma, 5 novembre 2019.

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