Se n’è andato Narciso Parigi, suo l’inno della Fiorentina. Nardella: «Con la sua voce portò l’Italia nel mondo»
«Nell’ora di sconforto e di vittoria, ricorda che del calcio è tua la storia». È morto a 92 anni Narciso Parigi, cantante, attore e compositore che ha inciso, negli anni ’70, la versione attuale dell’inno della Fiorentina. Da allora all’Artemio Franchi, stadio della Viola, ogni volta che c’è stata e ci sarà una partita, le sue note riecheggiano e riecheggeranno dal prato agli spalti: nel canto di giocatori e tifosi, il ricordo di Parigi si perpetua. Del calcio, appunto, è sua la storia. Oggi, 25 gennaio, il «labaro viola» si ferma: non «garrisce al vento» per rispetto all’uomo che con Fiorenza e la sua squadra di calcio aveva un legame indissolubile, ardente.
L’artista, oltre al nazionalpopolare O Fiorentina, ha ridato vita ai brani del cantautore toscano Odoardo Spadaro e ha recuperato alla memoria un repertorio di arte e musica toscana che rischiava di essere dimenticato. Ha inciso oltre 5.000 canzoni, è stato protagonista di una ventina di film e ha partecipato al Festival di Sanremo. Era nato nel 1927. L’uomo di ingegno poliedrico lascia sua moglie Fiorella e i figli Daniela e Andrea. «Con la sua voce ci emoziona ogni volta, con le sue canzoni ha portato l’Italia nel mondo. Un uomo gentile, Fiorino d’oro, con lui un pezzo della vecchia Firenze se ne va per sempre. Buon viaggio Narciso Parigi, che la terra ti sia lieve», ha scritto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel giorno della sua morte.
Garrisca al vento il labaro viola
Sui campi della sfida e del valore
Una speranza viva ci consola
Abbiamo undici atleti e un solo cuore
O Fiorentina
Di ogni squadra ti vogliam regina!
O Fiorentina,
Combatti ovunque ardita e con valor!
Nell’ora di sconforto e di vittoria,
Ricorda che del calcio è tua la storia
Maglia viola lotta con vigore
Per esser di Firenze vanto e gloria
Sul tuo vessillo scrivi: forza e cuore
E nostra sarà sempre la vittoria!
Il testo dell’inno della Fiorentina
«Con la sua voce – disse sempre il sindaco il 29 novembre 2017, giorno del novantesimo compleanno dell’artista – Parigi ha legato il proprio nome alla città e al suo cuore viola. Parigi è un fiorentino doc e un cantante amato non solo nella sua città ma anche all’estero, negli Stati Uniti, dove è stato ambasciatore della migliore tradizione musicale italiana». Con queste motivazioni, quel giorno, Nardella consegnò a Parigi il Fiorino d’oro della città, la massima onorificenza di Firenze.
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