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Libia, non si fermano i razzi nell’area di Tripoli. Le Nazioni Unite: «Tregua a rischio»

26 Gennaio 2020 - 10:38 Redazione
La missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia «si rammarica profondamente per le continue e palesi violazioni dell'embargo sulle armi»

Un morto e tre feriti è il bilancio di un nuovo attacco «con il lancio di razzi dei gruppi armati del signore della Guerra Haftar» avvenuto a Shurfat Al Milah, nei pressi dell’aeroporto Mitiga di Tripoli, in Libia. A darne notizia in queste ore su Twitter è The Libya Observer.

Il consigliere stampa del ministero della Sanità di Tripoli, Amyn Al Hashimi conferma l’attacco e aggiunge i dettagli sulle vittime: «Un tecnico meccanico di nazionalità marocchina è stato ucciso, mentre un libico e due bambini sono rimasti gravemente feriti a seguito di un raid aereo a Shurfat Al Milah, nei pressi della base aerea di Mitiga», dice Al Hashimi parlando con il portale Al Wasat.

E tre persone sono rimaste ferite nelle ultime ore «a seguito di un lancio sporadico di razzi su di un caffé nella zona di Al Kasi, ad Abu Salim a Tripoli», dice a Libya Al Ahrar il portavoce del ministero della Sanità di Tripoli, Fawzi Onis.

Tregua a rischio

La missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia – Unsmil – «si rammarica profondamente per le continue e palesi violazioni dell’embargo sulle armi in Libia, anche dopo gli impegni assunti al riguardo dai Paesi interessati durante la Conferenza internazionale sulla Libia a Berlino», si legge in un comunicato dell’Unsmil.

L’accordo del 12 gennaio concordato dal governo di Accordo nazionale (Gna) e dall’esercito nazionale libico (Lna), «che ha portato alla riduzione delle ostilità a Tripoli, ha fornito una tregua necessaria per i civili nella capitale, prosegue. Tuttavia, questa fragile tregua è ora minacciata dal
trasferimento in corso di combattenti stranieri, armi, munizioni e sistemi avanzati alle parti da parte degli Stati membri, compresi molti di quelli che hanno partecipato alla Conferenza di Berlino».

Negli ultimi dieci giorni «sono stati osservati numerosi carichi e altri voli in atterraggio negli aeroporti libici nella parte occidentale e orientale del Paese che forniscono alle parti armi avanzate, veicoli corazzati, consiglieri e combattenti. La Missione condanna queste continue violazioni, che rischiano di far precipitare il Paese in un rinnovato e intensificato round di combattimenti», si legge nella nota.

In copertina EPA | Combattenti della milizia di Misurata a Tripoli, Libia, 8 aprile 2019.

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