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Coronavirus, nuove ombre sull’origine del virus. The Lancet: primo caso non è stato al mercato di Wuhan

27 Gennaio 2020 - 11:12 Redazione
Uno studio scientifico suggerisce anche che la diffusione del virus possa essere in atto da novembre

Sino ad oggi tutti hanno guardato al mercato ittico di Wuhan, in Cina, quale focolaio primario da cui è partita l’epidemia del coronavirus. Ma secondo un articolo pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet, realizzato da diversi ricercatori esperti in virologia ed epidemiologia, questa prima ipotesi non sarebbe del tutto fondata. 

Nello studio viene riferito che il primo caso di paziente affetto da coronavirus si sarebbe ammalato il 1° dicembre 2019 e, secondo gli autori, non risulta esserci stato alcun contatto né diretto né indiretto con il mercato ittico di Wuhan. 

«La comparsa dei sintomi nel primo paziente identificato risale al primo dicembre 2019 – si legge nello studio – Nessuno dei suoi familiari ha sviluppato febbre né altri sintomi respiratori».

Inoltre, nel report gli studiosi hanno messo in luce come 13 dei 41 casi successivi non abbiano avuto alcun contatto con il mercato di Wuhan, escludendo anche che vi siano stati «legami epidemiologici fra il primo paziente e gli altri casi». 

Uno degli specialisti intervistati a proposito di questo studio, Daniel Lucey, esperto di malattie infettive all’Università di Georgetown, sottolinea inoltre che se i dati rilevati dovessero trovare conferma, le prime infezioni dovrebbero essersi verificate a novembre, a causa del tempo di incubazione tra infezione e comparsa dei sintomi. 

AFP / NOEL CELIS | Il mercato ittico di Wuhan, chiuso dopo l’esplosione dell’epidemia di coronavirus

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