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Elezioni regionali 2020, disfatta M5s. Crimi: «Lavoriamo sui contenuti: ai cittadini non interessa il fronte contro la destra» – Il video

27 Gennaio 2020 - 17:07 Angela Gennaro
«Non sono cambiati i rapporti di forza, la maggioranza è quella», assicura il successore di Di Maio

«Ringrazio candidati ed elettori. Il ritorno al voto è significativo. In Calabria non è andata bene ma era prevedibile. Ce l’abbiamo messa tutta per migliorare. E oggi abbiamo due consiglieri in Emilia Romagna». Il capo politico e senatore del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi arriva intorno alle 17.40 nella Sala Postergali del Senato per un punto con la stampa dopo le elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna.

«Il voto è stato molto polarizzato e questo ha portato molti nostri elettori a votare per una parte o l’altra», dice Crimi. «Il M5s è in un momento di ritrovamento. Qualcuno oggi rivendica la rinascita. Noi siamo nati quando il bipolarismo non faceva bene al paese. E abbiamo portato una ventata di aria fresca alla politica. Ora il nostro compito è quello di rilanciare ancora: dobbiamo rilanciare su quello che ci chiedono i cittadini. Siamo riusciti a portare avanti temi e realizzarli».

«Ho fatto un appello a tutto il Movimento all’unità e a guardare avanti come abbiamo fatto dieci anni fa», spiega ancora il senatore, capo politico reggente del Movimento dopo le dimissioni di Luigi Di Maio. «Non dobbiamo replicare gli altri partiti ma andare avanti. Sul tema dell’ambiente: ne parlano tutti ma siamo noi quelli nati con la stella dell’ambiente», rivendica il grillino. «Il governo nazionale ha già una sua agenda e il percorso era già cominciato. Sono elezioni regionali e su questo bisogna ragionare».

«Ho ascoltato Zingaretti e Conte: l’idea è di lavorare sui progetti che riguardano i cittadini. Proseguiamo con le attività. Zingaretti ha parlato delle prossime sei elezioni. Oggi abbiamo come prossimo appuntamento il referendum costituzionale: pensiamo a quello. E confermiamo le tre candidature già presenti per le prossime regioni al voto», dice ancora.

«Non sono cambiati i rapporti di forza, la maggioranza è quella», dice Crimi. «Quando siamo nati avevamo cinque stelle: acqua pubblica, ambiente, connettività, trasporti e…» – si ferma. «Innovazione», ricorda dopo un po. «Ecco: dobbiamo lavorare sui temi e non su una collocazione fisica. Al cittadino non interessa il fronte contro la destra».

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