Giornata della Memoria, Mattarella: «Debellare il virus del razzismo riguarda il destino stesso del genere umano»
«Per fare davvero i conti con la Shoah non dobbiamo rivolgere lo sguardo soltanto al passato. Perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo. E debellarlo riguarda il destino stesso del genere umano». Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso delle celebrazioni al Quirinale della giornata della Memoria.
#Mattarella: il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo e debellarlo riguarda il destino stesso del genere umano pic.twitter.com/160rgajUcl
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2020
Durante le celebrazioni, Mattarella ha ricordato la recente scomparsa dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti Alberto Sed, Piero Terracina e Franco Schönheit, sottolineando come «il loro ricordo, il ricordo delle indicibili sofferenze patite da una moltitudine di persone, impegna, ancor di più, a tramandare la memoria della Shoah e a riflettere sulle sue origini e sulle sue devastanti conseguenze».
#GiornodellaMemoria, #Mattarella: Desidero anzitutto associarmi, con commozione, al dolore per la recente scomparsa di tre dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti: Alberto Sed, Piero Terracina e Franco Schönheit pic.twitter.com/EhjwJxqvxE
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2020
Il presidente della Repubblica ha poi espresso i propri migliori auguri di buon lavoro alla professoressa Milena Santerini, docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica del S.Cuore di Milano, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah del capoluogo lombardo e nominata recentemente coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
«Una nomina – prosegue Mattarella – che pone l’Italia all’avanguardia nel contrasto a un fenomeno odioso. Purtroppo non scomparso, come abbiamo visto anche di recente, con l’ignobile scritta su una casa di Mondovì».
#Mattarella: Una nomina che pone l’Italia all’avanguardia nel contrasto a un fenomeno odioso. Purtroppo non scomparso, come abbiamo visto anche di recente, con l’ignobile scritta su una casa di #Mondovì
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2020
Il presidente della Repubblica ha poi sottolineato come «il giorno della Memoria, che si celebra ogni anno anche qui al Quirinale, non può e non deve esaurire la riflessione su quello che accadde nella prima metà del secolo scorso nel cuore del nostro continente», poiché «la Shoah, per il suo carattere unico e terribile, trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale».
#GiornodellaMemoria, #Mattarella: La #Shoah, per il suo carattere unico e terribile, trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale pic.twitter.com/YIYAgH3YuG
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2020
«È doveroso – ha ribadito il Capo dello Stato – ricordare e celebrare i tanti eroi, i “giusti” delle Nazioni, che a rischio della vita hanno salvato decine di ebrei in pericolo. I loro gesti, coraggiosi e temerari, sono come piccole fiaccole di luce e di speranza che hanno rischiarato una notte di tenebre».
«In Italia – ha proseguito – sotto il regime fascista, la persecuzione dei cittadini italiani ebrei non fu, come a qualcuno ancora piace pensare, all’acqua di rose. Fu feroce e spietata. E la metà degli ebrei italiani, deportati nei campi di sterminio, fu catturata dai fascisti».
Avviandosi verso la conclusione del discorso il presidente della Repubblica ha lanciato un monito: «Tra il carnefice e la vittima non può esserci mai una memoria condivisa. Il perdono esiste: concerne la singola persona offesa. Non può essere inteso come un colpo di spugna sul passato».
#GiornodellaMemoria, #Mattarella: Tra il carnefice e la vittima non può esserci mai una memoria condivisa.
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2020
Il perdono esiste: concerne la singola persona offesa. Non può essere inteso come un colpo di spugna sul passato pic.twitter.com/WtcYMXTORq
«La memoria delle vittime innocenti di quelle atrocità – ha aggiunto – è patrimonio dell’intera nazione, che va onorato, preservato e trasmesso alle nuove generazioni affinché non avvengano mai più quegli orrori», sottolineando come «la considerazione che ogni uomo è depositario di eguali e inviolabili diritti e che nessuno può essere discriminato a causa del sesso, della razza, della religione, del ceto sociale, è un principio inderogabile scritto con chiara fermezza nella nostra Costituzione».
QUIRINALE | Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le celebrazioni della Giornata della Memoria, 27 gennaio 2020
Leggi anche:
- I Paesi Bassi si scusano con gli ebrei per il ruolo del governo durante la seconda guerra mondiale
- Un segnale forte e chiaro: Mattarella visita a sorpresa una scuola con alta presenza di bambini cinesi – Il video
- Liliana Segre sospende gli incontri nelle scuole: ad aprile l’ultima testimonianza ad Arezzo
- Antisemitismo, un problema non solo italiano: la vera emergenza è l’Europa
- Oleg Mandić, l’ultimo bimbo a uscire da Auschwitz-Birkenau: «L’antisemitismo è già tornato, il mio compito è farlo capire ai ragazzi: loro dovranno fermarlo»
- Eurispes, il 15,6% degli italiani nega la Shoah – Esclusiva
- Coronavirus, anche Pechino twitta il video della visita di Mattarella nella scuola con alta presenza di bambini cinesi
- Il ricordo di Mattarella per le vittime delle Foibe: «Una sciagura nazionale ignorata per troppi anni»