La gaffe del capo politico reggente del Movimento: Crimi dimentica il significato della quinta stella – Il video
Emozione, stanchezza o rappresentazione plastica di una crisi di identità che nel crollo dei consensi – l’ultimo alle regionali in Calabria e in Emilia Romagna – trova la sua rappresentazione plastica da quell’ormai lontano 4 marzo 2018?
Vito Crimi, capo politico reggente del Movimento 5 Stelle, in carica da quando Luigi Di Maio, solo pochi giorni fa ha rassegnato le sue dimissioni, incontra la stampa per fare il punto sul voto del 26 gennaio e la debacle (ancora) del suo Movimento. Insiste sui temi, Crimi, non certo sul cambiamento dei rapporti di forza con l’alleato di governo, il Pd, che è riuscito a mantenere la roccaforte emiliana contro l’avanzata leghista confermando il governatore Stefano Bonaccini.
«Non è la parola collocazione quella che deve farci concentrare», dice Crimi. «Perché sminuirebbe il Movimento per come è nato. Noi siamo nati con cinque stelle. Non sinistra destra sopra sotto. Ma acqua pubblica, ambiente, connettività, trasporti e…». E? Si ferma. «E….la quinta stella. La quinta stella… Innovazione», ricorda dopo un po’. «Ecco: innovazione. Che stiamo portando avanti facendo un ministero ad hoc!».
Video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Foto di copertina Angela Gennaro/OPEN | Vito Crimi nella Sala Postergali del Senato per un punto con la stampa, 27 gennaio 2020
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