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Migranti, Open Arms salva atre 102 persone. Sono 642 i migranti soccorsi negli ultimi giorni dalle Ong

28 Gennaio 2020 - 11:31 Redazione
L’ultimo salvataggio è dell’alba di oggi: 102 migranti recuperati al largo della Libia da Open Arms, che nella tarda serata di ieri ne aveva salvati altri 56 appena tornata in azione dopo la riparazione di un guasto al motore

Mancano 5 giorni alla riconferma del memorandum Italia-Libia e 3 giorni al vertice sul futuro della missione navale Sophia nel Mediterraneo. E mentre la diplomazia internazionale lavora per la de-escalation in Libia, centinaia di persone continuano a fuggire dai centri di detenzione. Nelle ultime 72 ore, i salvataggi delle navi Ong hanno riguardato 642 migranti.

Nell’ultimo fine settimana le partenze dalla Libia in guerra si sono moltiplicate e i soccorsi sono stati ben 8, 6 operati da navi umanitarie e 2 dalla guardia costiera di Malta, per un totale di 900 persone.

In 77 sono da giorni sulla Alan Kurdi e ora 158 viaggiano su Open Arms. La speranza dei soccorritori è che possa essere tempestivamente attivato il pre-accordo di Malta (che prevede lo sbarco nel porto più vicino e la redistribuzione repentina) e che più Paesi accettino volontariamente di accogliere una quota dei richiedenti asilo.

Open Arms: 158 persone a bordo

Un totale di 15 barche con 900 persone a bordo, divisi tra guardia costiera maltese e navi umanitarie. L’ultimo soccorso è stato effettuato all’alba di oggi, 28 gennaio, della ong spagnola Open Arms, che ha preso a bordo 102 persone, unendole alle 56 soccorse nella sera precedente.

La nave Open Arms era tornata appena ieri sera in acqua, a seguito di uno stop dovuto a un guasto al motore.

Ocean Viking: 407 persone a bordo

La situazione più difficile è attualmente quella di Ocean Viking, l’unità di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere: sono 407 i salvati nel corso di più operazioni notturne (attualmente 403 dopo un’evacuazione). 132 i minori non accompagnati, alcuni tra gli 11 e i 13 anni, mentre sono 13 le donne incinte.

Ora la nave si sta dirigendo verso Taranto dopo che ieri, 27 gennaio, ha avuto l’autorizzazione del Viminale, ma per una paziente con gravi ustioni da carburante e i suoi tre bambini ieri si è resa necessaria l’evacuazione in elicottero a Malta.

Alan Kurdi: 77 persone a bordo

La nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea Eye ha soccorso invece 77 persone tra il 25 e il 27 gennaio, che erano a bordo di due diversi gommoni in difficoltà. Da giorni aspetta un porto sicuro, e sulla Ong c ci sarebbero anche 8 donne e 7 bambini, il più piccolo di appena 6 mesi.

Foto copertina I Twitter, migranti della Open Arms

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