Coronavirus, salgono a dieci i casi in Europa: un contagiato in Finlandia, cinque in Francia
Continua ad aumentare anche in Europa il numero di contagiati da coronavirus che ora sono saliti a dieci: quattro in Germania, cinque in Francia, e uno in Finlandia. In Francia è stato confermato il quinto caso. Si tratta della figlia del paziente registrato come quarto caso, un turista cinese ricoverato all’ospedale Bichat di Parigi, in terapia intensiva e in gravi condizioni. Lo ha reso noto il ministro della Sanità in conferenza stampa, Agnes Buzyn. Anche in Finlandia è stato confermato un caso di coronavirus. Lo ha reso noto la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, informando il Parlamento europeo riunito in plenaria a Bruxelles. Si tratta di una turista cinese di 32 anni, originaria di Wuhan, da dove era partita cinque giorni fa, ora ricoverata in isolamento in un ospedale di Rovaniemi. Il ministero della Sanità finlandese ha anche assicurato che «il rischio di diffusione del virus in Finlandia continua a essere molto basso, per cui non c’è motivo di preoccupazione».
Ue: «C’è la potenzialità di una minaccia molto grande»
«Il contagio da coronavirus evolve molto velocemente e c’è la potenzialità di una minaccia molto grande», ha detto Stella Kyriakidou. «La mia priorità è assicurare tutto il sostegno agli Stati membri. Abbiamo già preso una serie di provvedimenti per sostenere le misure nazionali e siamo in costante contatto. Abbiamo bisogno di uno scambio immediato di informazioni e di coordinare la risposta europea», ha aggiunto.
Il rimpatrio degli italiani
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto sapere che l’aereo per rimpatriare gli italiani che vivono a Wuhan potrebbe partire già domani. «La situazione è molto seria e non può essere sottovalutata. Bisogna tenere alta l’attenzione, ma non bisogna fare allarmismo. Ho chiesto una riunione urgente dei ministri europei perché anche gli altri paesi facciano altrettanto, ma stiamo parlando di nove casi in tutta Europa, non bisogna fare allarmismo», ha detto Speranza. Non è ancora chiaro se ci sarà una quarantena per gli italiani rimpatriati. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha detto che «la quarantena certamente ci sarà, limitata a una quindicina di giorni». Mentre nel pomeriggio il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito aveva assicurato che non sarebbe stata automatica.
Gb pronta ai rimpatri
Domani dovrebbe partire anche l’aereo che rimpatrierà i cittadini inglesi da Wuhan, epicentro del contagio. Lo ha annunciato oggi, 29 gennaio, un portavoce del premier Boris Johnson al termine di una riunione a Downing Street.
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