Gli Emirati Arabi Uniti confermano i primi 4 casi di contagio nel Medio Oriente: tra loro una bambina di 9 anni
Gli Emirati Arabi Uniti hanno confermato i primi casi di coronavirus nel Medio Oriente. Il ministro della Salute ha dichiarato che una famiglia di turisti cinesi, provenienti da Wuhan, composta da 4 persone, ha contratto il virus. Tra le vittime del nuovo virus ci sono la nonna, la mamma, il marito della figlia e la figlia piccola della coppia di 9 anni. I sintomi, simili all’influenza, sono si sono presentati dopo una settimana di vacanza negli Emirati. Il dottor Hussein al-Rand, vicino al ministro della Salute, ha rassicurato che non c’è motivo di entrare nel panico. «La loro condizione è stabile, sono svegli e ora stanno ricevendo i trattamenti necessari», ha detto al-Rand. «Per favore, non entrate nel panico. Negli Emirati la situazione è sicura».
I dettagli sulla famiglia
Il medico ha affermato che la famiglia è arrivata negli Emirati il 16 gennaio, senza nominare la compagnia aerea con cui ha volato né l’aeroporto dove è arrivata. Le autorità dell’aeroporto di Abu Dhabi e dell’aeroporto internazionale di Dubai, il più trafficato del mondo dal punto di vista dei viaggi internazionali, hanno iniziato a controllare i passeggeri in arrivo dalla Cina solo il 23 gennaio – giorno in cui la Cina ha chiuso l’aeroporto di Wuhan e ha fermato altri mezzi di trasporto della città per bloccare la diffusione di il virus. Da allora il blocco si è esteso fino a includere 17 città. Proprio il 23 gennaio, secondo quanto riportato da Haaretz, la nonna si era ammalata e aveva cercato cure mediche. La notizia del coronavirus era già circolata e i medici hanno fatto immediatamente i test, che sono risultati positivi. Poco dopo, anche gli altri tre componenti sono risultati positivi.
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