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Piano Trump su Israele e Palestina, la Farnesina: «Italia per due popoli due Stati»

29 Gennaio 2020 - 15:56 Redazione
Il nostro Paese, si legge nella nota del ministero degli Esteri, «valuterà con molta attenzione i contenuti della proposta di Washington, in coordinamento con l'Ue e in linea con le rilevanti risoluzioni Onu»

Il ministero degli Esteri chiarisce la posizione italiana sul piano proposto dall’amministrazione Donald Trump per una soluzione alla questione israelo-palestinese: «L’Italia accoglie favorevolmente gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti al fine di favorirne il rilancio» del processo di pace in Medio Oriente, «tuttavia valuterà con molta attenzione i contenuti della proposta di Washington, in coordinamento con l’Ue e in linea con le rilevanti risoluzioni Onu». «Ciò – si legge in una nota della Farnesina – nella convinzione che la soluzione a due Stati resti la prospettiva più giusta e sostenibile, sebbene richieda un percorso ancora lungo e complesso di ricostruzione della fiducia tra le parti e di reciproca disponibilità al dialogo e al compromesso». «L’Italia – si legge ancora nella nota – è pronta a sostenere un processo negoziale che, tenendo conto delle legittime aspirazioni delle due parti, contribuisca anche alla stabilità e alla sicurezza della regione mediorientale».

Lega Araba: «Piano Trump legittima l’occupazione israeliana»

Intanto la Lega araba ha condannato il piano illustrato da Donald Trump sul Medio Oriente sostenendo che si tratta di «una grande violazione dei diritti dei palestinesi». In un comunicato il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, ha sottolineato: «Studieremo minuziosamente la prospettiva americana e siamo aperti a tutti gli sforzi seri a favore della pace». Ha tuttavia aggiunto che da «una lettura preliminare emerge una consistente violazione dei diritti legittimi dei palestinesi». Inoltre  Ahmed Aboul-Gheit ha affermato al Cairo che «una pace giusta e durevole non può essere fatta ignorando la realtà dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi dopo il 1967 o cercando di legittimare questa occupazione». A riferirlo è stata l’agenzia egiziana Mena.

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