In anteprima il nuovo videoclip di Bipuntato. Il ritorno del dream pop italiano è donna
Atmosfere ovattate, synth nostalgici degli anni ’80 e un’alchimia di suoni filtrati. Bipuntato, artista romana che alla Capitale ha preferito il rumore del mare, sta spolverando il genere del dream pop. Nato nel Regno Unito a metà degli anni ’80, gli elementi caratteristici di questo genere sono gli arrangiamenti raffinati, le voci che cercano i registri più alti e testi particolarmente introspettivi.
L’effetto del dream pop è simile a una trance ipnotica e Bipuntato sta indagando da solista questa realtà onirica, dopo un passato in una band elettro pop abruzzese. A marzo 2020 uscirà il suo album di debutto, dopo un anno fatto di featuring con Carl Brave, Pretty Solero e Ugo Borghetti e dopo un’estate in tour nei festival, italiani e stranieri. Da segnare la partecipazione allo Sziget di Budapest.
I testi di Bipuntato parlano di cose semplici, incidenti esistenziali e un caleidoscopio di disastri emotivi. L’artista romana ha vissuto la maggior parte della vita in località marittime: «Tra fritture di pesce e ristoranti indiani sulla Prenestina ho appreso l’antica arte del dream pop». Per Open, in anteprima, il videoclip di Meteo, l’ultimo singolo della cantante. Sulle altre piattaforme sarà disponibile il 30 gennaio.
E Bipuntato racconta così il brano: «Incontrarsi dopo tanto ha il fascino di ciò che si poteva essere come in una stanza sospesa nel tempo. “Meteo” è una valigia piena di parole non dette, trascinate nel tempo, portate dietro come un bagaglio. Perdiamoci di vista, si però per rincontrarci».