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Milano, volantini dei neonazisti nel Giorno della Memoria: «Boicotta i commercianti asiatici»

29 Gennaio 2020 - 10:51 Redazione
A denunciare l'episodio è stato l'Osservatorio democratico sulle nuove destre

Lo scorso 27 gennaio, nel giorno consacrato alla Memoria della Shoah, un gruppo di neonazisti del Nsab (NationalSozialistischen Arbeiter Bewegungovvero, anche conosciuti come il Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori) ha messo nelle caselle della posta di alcuni stabili del comune di Brugherio, nel Milanese, dei volantini razzisti contro i commercianti asiatici.

«Compra italiano!», si legge sul volantino. «Boicotta i commercianti asiatici, padroni dell’economia a casa nostra! Così facendo aiuterai i negozianti locali a non fallire e avrai più garanzie sulla qualità dei prodotti».

Osservatorio democratico sulle nuove destre | Volantino distribuito dal Nsab nel milanese

A denunciare l’episodio è stato l’Osservatorio democratico sulle nuove destre. «Nel denunciare questo atto vergognoso, che speriamo – scrive l’Osservatorio su Facebook – venga perseguito anche penalmente, e che vede protagonista un’organizzazione che già in passato si era distinta per episodi analoghi in Lombardia, in particolare nella provincia di Milano, pubblichiamo il volantino, la foto di uno degli incasellatori, ai fini di una sua possibile identificazione, e una scheda informativa sul Nsab».

Il Nsab, che diffonde la propria sigla sia in tedesco che in Italiano, è stato fondato nel 2002 e si ispira al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, di memoria hitleriana, conosciuto anche con la sigla Nsdap.

L’Osservatorio ha allegato anche una lista di inchieste e processi in cui sono coinvolti esponenti del Nsab, che riguardano apologia neonazista, comportamenti antisemiti e propaganda negazionista. «Nel settembre del 2014 – scrivono dall’Osservatorio – il Nsab distribuì un volantino a Milano in concomitanza con il festival internazionale di cultura ebraica, ‘Jewish and the city’, dal titolo “Il sangue contro l’oro”, sostenendo “il mai avvenuto olocausto nei suoi confronti».

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