Coronavirus, audio di un italiano bloccato in Cina: teorie di complotto e cattiva informazione
Ancora Coronavirus. Tante le richieste di verifica giunte al numero WhatsApp 3518091911 con l’audio di 5 minuti e 12 secondi di un italiano che racconta di essere bloccato a Hefei, città a circa 4 ore e mezza d’auto a nord est di Wuhan ed epicentro dell’epidemia.
Al momento non possiamo sapere con estrema certezza se l’uomo dell’audio, che non rivela la sua identità, sia uno degli italiani presenti in Cina in questi giorni. Possiamo però parlare del contenuto e del racconto che propone agli utenti.
Il laboratorio segreto «non segreto»
Nell’audio viene riportata la teoria di complotto del virus creato in laboratorio, una storiella narrata in un articolo del Washington Times, testata da non confondere col più autorevole Washington Post. La «fonte» del WT è un esperto di guerra batteriologica, Dany Shoham, ma lo stesso aveva smentito di aver indicato in un laboratorio segreto le origini dell’epidemia.
La «bufala virus» della testata americana si era largamente diffusa fino a giungere anche in Italia, riportata da TGCom24, figuriamoci in Cina. Come nei più classici dei telefoni senza fili, il passaparola ha generato uno scienziato indicato come «paziente zero» che sarebbe riuscito a «sfuggire allo screening test del laboratorio». Niente di provato e tutto nasce da un pessimo servizio del sito americano.
A Wuhan c’è un laboratorio, certamente, ma si occupa di studiare la prevenzione e il controllo delle malattie infettive emergenti. Si chiama «Wuhan National Biosafety Laboratory», costato circa 44 milioni di dollari con il più alto livello di sicurezza (livello 4), per niente segreto visto che se ne parla in un articolo del 2017 – anno in cui ha ricevuto la certificazione per operare – della rivista Nature e riportato nel sito del Cdc americano.
Sars potenziato? No!
Nell’audio l’uomo ritiene che il virus attualmente in circolazione sia quello della SARS potenziato, ma si tratta dell’ennesima bufala siccome il ceppo in questione ha origine animale. In pratica, sarebbe avvenuta una «ricombinazione» nel Rna tra il coronavirus di un pipistrello e un altro animale, ancora ignoto. Il nuovo ceppo è riuscito a fare il «salto di specie» portando il contagio anche nell’essere umano. Sono cose che succedono in natura, nulla di nuovo in realtà.
Ricordiamo che questo virus è meno pericoloso della Sars ma più contagioso, inoltre i morti sono per lo più persone con problemi e patologie.
I militari
L’uomo dell’audio sostiene che intorno a Wuhan ci sia un cordone di militari con l’ordine di sparare a vista a chi esce o cerca di entrare in città. Tentare di bloccare una città che conta 11 milioni di abitanti e ramificata in tante piccole cittadine tutte intorno risulta assai difficile, al momento sappiamo che sono stati predisposti dei posti di blocco delle forze dell’ordine cinesi presso le stazioni e le vie principali in uscita dalla città, come possiamo vedere da questo video trasmesso su Twitter da ThePaper.cn il 23 gennaio 2020:
Come riporta France24, polizia e truppe paramilitari hanno sorvegliato la stazione ferroviaria di Wuhan e solo chi era in possesso dei biglietti per gli ultimi treni disponibili potevano entrare. C’è da dire che il 24 gennaio venne diffuso un video – da verificare – dove di fronte all’entrata di una stazione troviamo in formazione dei militari armati e protetti dalle tute e mascherine per evitare il contagio, un video che potrebbe aver dato sostegno all’autore dell’audio per affermare la presenza di militari armati:
Dalla scritta presente all’entrata della stazione non sembra trattarsi di Wuhan o di Hefei.
«I cattivi media italiani che non informano»
L’uomo dell’audio accusa i media italiani di non aver riportato i numeri corretti dell’epidemia, sostenendo che qualcuno – senza specificare chi – cita un numero pari a 9000 morti e circa 70 mila contagiati. Numeri da capogiro, una strage che difficilmente sarebbe stata ignorata. Il numero aggiornato dei casi, dove i morti sono meno di 200 e ben lontani dai 9000 citati nell’audio, lo potete trovare nella sezione dedicata di Open con tutta la cronologia degli eventi in Cina e nel mondo.
Certo è che in Cina ci sono dei problemi riguardo la trasparenza, come abbiamo visto con la vicenda degli 8 uomini arrestati a inizio gennaio 2020 e delle bufale diffuse come il primo edificio del nuovo ospedale di Wuhan costruito in appena 16 ore.
Il «blocco del trasporto pubblico»
Quando l’uomo dice che «hanno cancellato ogni tipo di trasporto pubblico», cosa che è avvenuta in un preciso periodo di tempo. Quale? Ad un certo punto parla di un volo atterrato a Roma «pochi giorni fa» con a bordo 200 persone. Quel volo era atterrato il 23 gennaio 2020 mentre il 22 gennaio 2020 c’era stato effettivamente un blocco del trasporto pubblico, ma è bene specificare che è stato temporaneo.
Nel video di ThePaper.cn mostrato in precedenza in questo articolo notate che ci sono persone che comunque passano i controlli in una stazione pubblica il 23 gennaio 2020, infine abbiamo un video diffuso in questi giorni – pubblicato il 28 gennaio da Repubblica – dove la città sembra deserta e con mezzi comunque in circolazione:
La psicosi dei 202 atterrati a Roma
L’autore dell’audio parla di questi 202 passeggeri giunti a Roma da Wuhan che non sarebbero stati controllati a dovere. Giunti a Fiumicino sono stati accolti con mascherine e cordone sanitario, controllati con lo scanner di rilevazione della temperatura corporea. Nessuno ha rifiutato i controlli e nessuno riscontrava alcun sintomo, così come tutti hanno rilasciato il loro itinerario una volta sbarcati nel caso la malattia si sviluppasse nel corso del tempo. Non c’era motivo, dunque, di imporre la quarantena ai passeggeri.
Il capodanno cinese «cancellato»
Ad un certo punto dell’audio sentiamo che a Pechino sarebbe stato cancellato il capodanno cinese previsto per il 25 gennaio2020. Tale notizia era stata diffusa da numerosi media internazionali, come ad esempio France24 e un servizio mandato in onda dalla BBC il 23 gennaio 2020:
Le autorità cinesi hanno di fatto ridotto gli eventi organizzati in diverse città, un’operazione più che corretta visto quanto il Paese deve affrontare di fronte all’epidemia in corso.
Un testimone certo a Wuhan
Si chiama Michel Talignani ed è uno degli italiani bloccati presso lo Sheraton Wuhan Hankou Hotel. Ecco il video pubblicato il 27 gennaio 2020 nell’account Facebook di suo fratello, dove si comprende che la situazione è ben diversa da come la racconta l’anonimo nell’audio Whatsapp:
Bloccato con i suoi colleghi di lavoro, si apprende che tra oggi e domani, venerdì 31 gennaio 2020, dovrebbe tornare in Italia.
AGGIORNAMENTO
Due utenti mi hanno scritto sostenendo di conoscere l’autore dell’audio spiegandomi la dinamica della diffusione dello stesso. In pratica, secondo quanto mi raccontano, l’audio era il primo di tre diffusi in una chat Whatsapp privata in cui si stava «scherzando» citando le varie forme di bufale e teorie di complotto sul Coronavirus, ma qualcuno dei presenti ha avuto la pessima idea di condividerlo esternamente scatenando il timore di amici, parenti e perfetti sconosciuti.
[Nota: l’articolo potrebbe subire degli aggiornamenti]
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