Libia, la tregua rischia di saltare. Forze di Haftar accusano Erdogan: «Sbarcate altre armi e soldati dalla Turchia»
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Traballa la tregua in Libia, con il fronte guidato da Khalifa Haftar che torna ad accusare la Turchia di aver violato gli accordi di Berlino inviando altri soldati, carri e «mercenari siriani» sul territorio libico. A puntare il dito contro Recep Tayyip Erdogan è il comandante generale dell’esercito nazionale libico, Ahmed Al Mismari: «Abbiamo ricevuto rapporti sicuri che confermano che ieri nel porto di Tripoli sono state consegnate armi perforanti e munizioni antiaeree. E ciò è avvenuto grazie alla protezione di due navi da guerra turche»
«La questione ora – ha proseguito il portavoce – è vedere come la comunità internazionale si pone di fronte a questa pubblica invasione turca e come comunità internazionale e Nazioni Unite si posizioneranno di fronte a questa chiara violazione della tregua». Al Mismari ha anche affermato che la base aerea di Mitiga è ormai «una base aerea completamente turca».
Ieri si è consumato il ‘giallo’ della fregata turca Tcg Gaziantep, che incrociava al largo della Libia: secondo Ankara per soccorrere dei migranti in mare, mentre per i media vicini al generale Haftar trasportava uomini e mezzi a Tripoli per schierarli al fianco delle forze del premier libico Fayez al Sarraj.
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