Coronavirus, salgono a 11 i casi confermati in Corea del Sud
Continua l’emergenza Coronavirus. La Corea del Sud ha annunciato che sono undici i casi di contagio legati al virus cinese. Poche ore fa era stato confermato il settimo caso legato a un uomo di 28 anni che aveva visitato Wuhan ed era tornato in Corea attraverso Chengdu il 23 gennaio. Intanto è atterrato a Seoul l’aereo arrivato dalla provincia di Hubei con a 367 sudcoreani, evacuati dal focolaio dell’infezione.
Un altro aereo con a bordo 83 cittadini britannici e altri 27 stranieri è partito oggi dalla città di Wuhan. L’aereo è partito alle 9.45 locali. Dopo l’arrivo in Gran Bretagna, previsto per le 14 di oggi, ora italiana, il volo continuerà per la Spagna dove verranno scaricati i cittadini degli altri Paesi europei. «Sappiamo quanto angosciante sia stata la situazione per quelli in attesa di partire», ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab. «Abbiamo lavorato giorno a notte per una partenza sicura».
Sul traffico aereo è intervenuta anche l’Italia bloccando i voli da e per la Cina e diventando il primo Paese europeo a chiudere completamente i cieli dopo i due primi casi confermati a Roma.
Nelle ultime ore il bilancio dei morti è salito a 213 decessi, a cui si sono aggiunti 2mila nuovi contagi.
Leggi anche:
- Coronavirus, il governo verso lo stato di emergenza. Il rientro degli italiani da Wuhan previsto per domenica 2 febbraio
- Coronavirus, in Giappone blocco alla frontiera per i casi infetti. Usa, stop ai viaggi in Cina per gli americani
- Coronavirus, confermato il quinto caso in Germania. Anche lui lavora nella stessa azienda degli altri contagiati
- Coronavirus, i morti salgono a 213, 2000 nuovi contagi
- Coronavirus, l’arrivo degli ultimi voli in Italia dalla Cina a Malpensa e Fiumicino: controlli a bordo
- Coronavirus, tutte le notizie della notte: in quarantena la comitiva in viaggio con i due casi di Roma. In Cina 213 morti
- Coronavirus, le tappe dei turisti cinesi contagiati: dopo Milano, sono stati anche a Parma
- Coronavirus, «Vietato l’ingresso a chi viene dalla Cina»: spuntano i cartelli nei bar del centro di Roma