Il 24% dei giovani europei vive in case sovraffollate. E molti di loro sono a rischio povertà – I dati
Che siano studenti fuori sede o lavoratori, che vivano da soli o con le proprie famiglie, c’è una cosa che accomuna molti under 30 d’Europa: le difficili condizioni abitative. L’immaginario dell’accogliente alcova domestica è un sogno lontanissimo per chi deve affrontare la vita ai tempi della gig-economy e della disoccupazione.
I dati dell’Eurostat sulle abitazioni sovraffollate (riferiti al 2018) arrivano subito dopo quelli sui working poors, e cioè quei lavoratori che, pur avendo un impiego (o due/tre), non riescono ad arrivare agevolmente a fine mese. Secondo l’Istituto Europeo di Statistica, nell’Unione Europea il 24% dei giovani tra i 15 e i 29 anni vive in dimore che ospitano più persone di quanto dovrebbero.
🆕 24% of young people (15-29) in the EU live in overcrowded dwellings 🏘️
— EU_Eurostat (@EU_Eurostat) January 31, 2020
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Il livello di povertà delle giovani generazioni, d’altronde, è un elemento in più per comprendere l’indagine. Nel 2018, nell‘Ue si contavano 87,2 milioni di persone di età compresa tra 15 e 29 (17,0% dell’intera popolazione). Per loro, come per la popolazione nel suo insieme, il costo e la qualità delle abitazioni sono elementi fondamentali per il benessere psicologico, nonché per coltivare al meglio una rete di rapporti sociali e relazioni. Ma stando all’Eurostat, di questi 87,2 milioni, circa 21 vivono in condizioni domestiche non ottimali.
Il dato è indicativo anche se lo si rapporta ai livelli riferiti alla popolazione nel suo insieme: il tasso di sovraffollamento per gli under 30 nel 2018 è stato di 8,1 punti percentuali in più rispetto al tasso di sovraffollamento (24%, per l’appunto) per la popolazione nel suo insieme (comunque attorno al 15,5%). A raggiungere i livelli più bassi è la fascia di età tra i 20-24, mentre quella con il tasso di sovraffollamento più basso è rappresentata dai 25-29enni.
Un dato, questo, che varia inevitabilmente di Paese in Paese. In Italia la percentuale di giovani in difficoltà abitativa supera ampiamente il 40% (si attesta attorno al 44%), e supera non poco i livelli riferiti alla popolazione generale (circa il 29%).
Qualità bassa, costi elevati
Per capire le criticità più da vicino, l’Eurostat ha definito i criteri per cui un’abitazione viene definita “sovraffollata”. Lo è se non dispone dei seguenti requisiti:
- una stanza per ogni inquilino;
- una stanza per ogni coppia;
- una stanza per ogni persona di età superiore ai 18 anni;
- una stanza per ogni paio di persone singole dello stesso sesso che abbiano un’età dai 12 ai 17 anni;
- una stanza diversa per ogni persona dai 12 ai 17 anni che non sia dello stesso sesso;
- una stanza per ogni coppia di ragazzini o ragazzine che abbiano meno di 12 anni;
Che siano criteri esaustivi o meno, le caratteristiche elencate dall’Istituto europeo di statistica dovrebbero almeno poter rientrare nelle possibilità di scelta di chi vive nell’abitazione. Nel 2018, però, l’Eurostat ha messo nero su bianco che il tasso di sovraffollamento per la popolazione giovane che era a rischio di povertà rappresentava il 35% del totale raccolto – circa 1,5 volte di più che per la popolazione giovane non a rischio.
Nel 2018, il 12,2% della popolazione giovane (15-29 anni di età) nell’UE-28 viveva in case che richiedevano una spesa di oltre il 40% del reddito familiare. Tra le tre classi di età prese in considerazione (15-19, 20-24, 25-29) il tasso di sovraccarico in merito al costo della casa risulta più alto tra i 20-24enni (14,6%), mente il più basso riguarda la fascia dei 15-19enni (9,5%).
Ma il dato più impressionante riguarda la divisione delle percentuali tra fasce economiche: di quel 40% e oltre attestato dall’Eurostat, le persone non a rischio di povertà riempiono solo il 4,6% del totale, contro il 38,5% ricoperto da chi è a rischio povertà.
Casi critici: il 6% degli under 30 vive in gravi condizioni abitative
Come se non bastasse il quadro definitosi finora, nel 2018 il 6,1% della popolazione under 30 europea ha vissuto in gravissime condizioni abitative. Oltre ad essere sovraffollate, in questi casi le abitazioni mancano di almeno una delle condizioni fondamentali per il benessere psicofisico – come la luce del giorno, una vasca, una doccia o una toilette funzionanti, e un tetto adeguato.
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Foto copertina: Unsplash