Coronavirus, in Cina le vittime salgono a 360. In un giorno 56 nuovi decessi. I contagi superano quota 14mila
Nelle ultime 24 ore l’epidemia di Coronavirus ha provocato nel solo territorio della Cina ulteriori 56 decessi, portando a 360 il bilancio delle vittime. Malgrado in tutto il mondo continuino a registrarsi casi di contagio, ma altresì di guarigione e remissione del virus (443 casi secondo i dati della Johns Hopkins University), il focolaio primario resta sempre nella Repubblica Popolare Cinese, dove le persone contagiate sarebbero più di 14mila.
Dopo la telefonata di ieri del premier cinese Li Keqiang alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con la richiesta di aiuto nell’approvvigionamento di forniture mediche da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, anche lo scacchiere delle potenze internazionali intende muoversi in modo compatto per contrastare l’epidemia di coronavirus.
La convocazione-lampo del G7 per lunedì 3 febbraio
Ed è così che nel tardo pomeriggio di oggi, 2 febbraio, è stata convocata una riunione telefonica dei ministri della Salute dei Paesi del G7 (Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, ndr) per la giornata di domani, lunedì 3 febbraio.
Una convocazione lampo per fare il punto sull’epidemia del 2019-nCoV e per «dare una risposta concertata e univoca» all’emergenza coronavirus. Ad annunciarla è stato il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn, dopo una telefonata con il suo omologo statunitense, e dopo aver reso noto che in Germania il numero di persone contagiate dal virus 2019-nCoV è salito a 10 unità.
Trump: «Gli Usa hanno offerto aiuto alla Cina»
Parallelamente, oltreoceano, il presidente statunitense Donald Trump, in un’intervista al canale Fox News, ha dichiarato di aver «offerto aiuto alla Cina». Trump ha tuttavia sottolineato che i viaggi da e verso la Repubblica Popolare Cinese e Usa sono sostanzialmente interrotti. Negli Stati Uniti il numero di casi accertati di coronavirus è salito a 9.
Speranza: «Nessun Paese può pensare di salvarsi da solo»
A confermare la presenza dell’Italia al G7 sul coronavirus è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la trasmissione Che tempo che fa.
“Nessun paese può pensare di salvarsi da solo.”
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 2, 2020
Il Ministro della Salute @robersperanza a #CTCF pic.twitter.com/tvtuipto3q
Il virologo Burioni: «In Italia il rischio di contagio è a zero»
Intervenendo durante la medesima trasmissione, il virologo Roberto Burioni ha tentato di arginare la psicosi creatasi in Italia intorno al coronavirus, spesso sfociata in casi di razzismo e atti discriminatori e di violenza (fisica e verbale) nei confronti della comunità cinese.
“In Italia il rischio è 0. Il virus non circola. Questo non avviene per caso: avviene perché si stanno prendendo delle precauzioni.”@RobertoBurioni a #CTCF pic.twitter.com/sCQRXJy7Zc
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 2, 2020
«In Italia il coronavirus non circola. Il rischio contagio è zero», ha dichiarato il professor Burioni, sottolineando come «tutte le misure adottate dall’Italia per contenere il contagio stanno funzionando», e pertanto «in Italia possiamo preoccuparci dei fulmini, ma non del coronavirus».
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EPA/WU HONG | La stazione ferroviaria di Pechino, 01 febbraio 2020