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Sardine: «Populismo bimbo prepotente, quando perde “rosica”»

04 Febbraio 2020 - 19:36 Redazione
L'obiettivo del movimento, in vista dell'incontro nazionale a Scampia il 14-15 marzo, è «trasformare un fenomeno di risveglio sociale genuino ma incontrollato in una realtà organizzata e duratura nel tempo»

Le Sardine, dallo loro pagina Facebook ufficiale, tracciano un bilancio dopo i risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna: «dieci giorni fa – scrivono – abbiamo scoperto che il populismo è una bestia rumorosa ma fragile, un bambino prepotente che quando perde batte i pugni e accusa il maestro di fare preferenze (voce del verbo “rosicare”)».

L’obiettivo del movimento, in vista dell’incontro nazionale a Scampia il 14-15 marzo, è «trasformare un fenomeno di risveglio sociale genuino ma incontrollato in una realtà organizzata e duratura nel tempo, capace di radicarsi sul territorio e di esprimere competenze. Di fare da argine alla demagogia».

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«Nel frattempo la voce delle sardine in tutta Italia continua a farsi sentire. A Palermo e a Lecce, dove si prepara la degna accoglienza per chi fino a ieri usava i “terroni” per prendere voti in Padania – si legge nel post -; a Napoli e in Irpinia, dove i lavoratori della Whirlpool e della Novolegno aspettano ancora risposte; a Roma, Terni, Torino Genova, Urbino e in tutte le altre città dove si programmano iniziative e incontri di formazione».

«Le recenti scosse ci hanno aiutato a consolidare le radici. La linfa è viva e l’albero diventa adulto», affermano le Sardine dopo le polemiche per la foto dei fondatori con Luciano Benetton e il conseguente addio del coordinatore romano Stephen Ogongo.

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