Dopo Twitter ora anche Facebook si cura dalle fake news sul coronavirus. L’accordo con il governo
Twitter, TikTok e ora anche Facebook. Davanti all’ondata di fake news sul Coronavirus il ministero della Salute sta cercando di creare argini stringendo accordi con le principali piattaforme social. Il 4 febbraio il ministro Roberto Speranza aveva annunciato un accordo con Twitter per rimandare al sito del suo ministero tutte le ricerche sul coronavirus. Ora la stessa cosa avverrà con il primo social di Mark Zuckerberg.
Cercando “coronavirus” su Facebook si verrà indirizzati quindi a un portale in cui non solo sarà possibile vedere il numero da chiamare in caso su dubbi legati a questo virus, ma si potranno leggere anche aggiornamenti e notizie certificati direttamente dal ministero. Diverso il caso di TikTok. La piattaforma di condivisione video che sta più crescendo in Italia non ha stretto (ancora) un accordo ufficiale con il ministero della Salute. Tuttavia, cercando l’hashtag #coronavirus, compare un alert che rimanda prima al sito dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e poi a siti specifici per ogni Paese, per l’Italia sono stati scelti quello del ministero della Salute e il Portale di epidemiologia per la sanità pubblica.
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