La Roma è in ginocchio: il Bologna di Mihajlovic fa un figurone e vola all’Olimpico (2-3)
La Roma non c’è più. Nell’anticipo della 23esima giornata la squadra di Fonseca perde in casa col Bologna (2-3), infila la seconda sconfitta consecutiva dopo la scoppola col Sassuolo e rischia di vedere scappare l’Atalanta e il quarto posto che vale la Champions. Il Bologna, dominante e ora sesto in classifica, apre al 16′ con Orsolini. Passano 6′ e Denswil si esibisce in un goffo autogol. La squadra di Mihajlovic, regolarmente in panchina, ha, però, un’altra marcia. Al 26′ è Barrow a infilare Pau Lopez, facendo poi doppietta a inizio ripresa (51′). La Roma prova a rientrare nel finale con Mkhitaryan (72′), ma è un inutile assedio, anche perché Cristante si fa buttare fuori per un piede a martello su Orsolini all’80’. E l’Olimpico fischia.
Il coraggio e la forza del Bologna
La regolare, e fortemente voluta, presenza di Mihajlovic nel gelo dell’Olimpico è il miglior testimonial della rabbia e dell’organizzazione che il Bologna spalma sul campo, scagliandosi su una Roma sfilacciata e inerme. Gli infortuni dei lungodegenti (Zaniolo, Diawara) e la squalifica di Lorenzo Pellegrini sono esimenti, non alibi. La Roma, in questo momento, è tutta una bua. Cristante e Veretout non reggono il centrocampo, nel quartetto offensivo solo Perotti riesce a strappare e pungere parzialmente. E dietro si balla che è un piacere (per gli avversari).
Gioventù lanciata
Il Bologna chiude meritatamente avanti il primo tempo, facendo tutto da solo. Passa con un bel taglio di Orsolini (sfruttando una leggerezza di Smalling), con l’esterno giunto al settimo gol stagionale; si fa autogol con Denswil su un cross teso di Kolarov dopo sei minuti. Altri 4 giri di lancette e Barrow, scorrazzando sul solito lato debole (destro) di una difesa disastrata, infila l’angolo lontano di Pau Lopez sfruttando anche una deviazione di Santon.
Difesa horror
Il Bologna ha almeno un altro paio di chances per arrotondare (gran partita di Schouser e Svamberg) e nella ripresa punisce ancora. Sempre con Barrow (già terzo gol con il Bologna), sempre dallo stesso lato; sempre in mezzo alla mollezza e alla leggerezza di Mancini, Santon e lo stesso Smalling che non accorcia. Scene inimmaginabili fino a qualche settimana fa. Nel frattempo la Roma ha beccato 11 gol nelle ultime 4 partite. Un oceano con continue mareggiate e poca schiuma in fase di costruzione. A Fonseca, ora in grossa difficoltà, non basterà attingere dalla panchina (entrano Carles Perez, Bruno Peres e nel finale Kalinic). Mkhitaryan accorcia, ma il Bologna è solidissimo, come il suo allenatore. Alla Roma saltano i nervi: Kolarov risponde ai tifosi della Tevere e viene strafischiato, Cristante si fa espellere per un intervento giudicato cattivo e a martello. E così diluvia su un oceano di difficoltà.