La disinformazione e le foto dei musulmani che pregano per strada per parlare di invasione
Il 6 febbraio 2020 l’utente @AdryWebber pubblica un tweet dove mostra la foto di un gruppo di musulmani intento a pregare per strada in quella che dovrebbe essere il quartiere di Torpignattara a Roma:
L’utente @AdryWebber pone solo una domanda citando la fantomatica «invasione» degli stranieri in Italia attraverso l’immigrazione, ma non riportando una data e il contesto della foto non fornisce agli utenti un’adeguata informazione al fine di commentare l’accaduto correttamente.
L’origine della foto
Ecco la foto pubblicata dall’utente:
Notiamo che è presente più volte un watermark, la firma dell’autore della foto: Stefano Montesi. Ecco, infatti, la foto pubblicata nel suo sito con la descrizione:
Roma 29 Marzo 2013. La comunità musulmana bengalese , del Quartiere Torpignattara, dedica una preghiera per il nuovo Papa Francesco, per sottolineare che la comunità islamica è al fianco del Papa per una pacifica convivenza tra le diverse fedi religiose, a Roma e nel Mondo.
Nessuna «manifestazione di forza» con le «truppe schierate» secondo il tweet di Alessandro (@12qbert). La foto riguarda un gesto fatto nel 2013 dalla comunità musulmana bengalese del quartiere di Torpignattara per dare un segno di pace a Jorge Mario Bergoglio, da poco diventato Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Francesco. Nel sito di Stefano Montesi photojournalist trovate l’intera galleria fotografica di quel giorno.
Come possiamo notare dallo screenshot sopra riportato, la foto circolava già nel 2015 su Facebook con le stesse mancanze.
Leggi anche:
- La nave ONG speronata dalla Marina Militare australiana? No! Foto decontestualizzata e storia priva di fonti
- Un nuovo tool di Google per l’analisi fotografica: una nuova arma contro la disinformazione nelle immagini
- Migranti, la bozza integrale del Memorandum Italia-Libia: Roma offre a Tripoli mezzi e fondi
- Papa Francesco a Bari: «Mi fanno paura i discorsi di alcuni leader populisti, mi ricordano gli anni ’30»