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Il supercomputer per un futuro dell’energia più sostenibile

10 Febbraio 2020 - 16:11 in collaborazione con  Eni
Il più potente calcolatore al mondo in ambito industriale sarà impiegato per permettere a Eni una rapida transizione verso nuove fonti di energia sostenibile

«Ho calcolato cose che voi umani non potreste immaginarvi». C’è una lieve modifica al celebre monologo tratto dal film Blade Runner perché il protagonista di questa storia non può vedere, ma calcolare con estrema precisione, e quindi prevedere. «Ho previsto cose» direbbe, dunque, il sistema di supercalcolo di Eni: HPC5, insieme alle altre tecnologie del Green Data Center, è in grado di svolgere in un secondo la bellezza di 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche.

Il supercalcolatore più potente per avvicinare il futuro dell’energia

«Abbiamo inaugurato un’infrastruttura di supercalcolo dalle caratteristiche uniche al mondo in ambito industriale – ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni -, in grado di potenziare e perfezionare ancora i più complessi processi aziendali a supporto delle attività delle persone Eni, accelerando il nostro processo di digitalizzazione e trasformazione. Questo è un momento importante nel percorso di transizione energetica. È un ulteriore passo avanti verso il traguardo globale condiviso con le istituzioni e i partner tecnologici e di ricerca nostri alleati: rendere le energie di domani una realtà sempre più vicina».

Gli obiettivi di oggi per la sostenibilità di domani

L’incredibile potenza di calcolo di HPC5 permetterà a Eni di pianificare, testare e quindi accelerare la propria transizione verso l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. Ad esempio, il supercomputer può studiare l’efficienza di impianti dedicati alla “estrazione” di energia dal mare e dal sole, agevola la ricerca sulla fusione a confinamento magnetico, sul clima e sulle tecnologie per l’ambiente. Facendo comunicare, poi, l’HPC5 con la mole di dati aziendali già disponibili, Eni potrà perfezionare ulteriormente l’eccellenza dei processi di lavoro grazie a maggiore sicurezza sugli impianti e performance più elevate.

Nel cuore dell’innovazione

Il supercomputer di Eni si trova nel Green Data Center, a Ferrera Erbognone, struttura che ospita tutti i sistemi centrali di elaborazione della società. La maggior parte dell’edificio è interrata e coperta da una collina artificiale coperta di vegetazione. Per raffreddare i grandi calcolatori, il Green Data Center ha un sistema che regola la temperatura usufruendo, per almeno il 92% del tempo, direttamente dell’aria esterna “free-cooling”. Questa tecnica limita quindi l’utilizzo di condizionatori a meno del 8% del tempo, evitando ingenti quantità di emissione di CO2. Non solo: il sistema di “free-cooling” restituisce anche aria più pulita all’ambiente che, prima di arrivare a raffreddare i computer, viene filtrata dalle polveri eliminandone circa 3.000 chilogrammi all’anno. 

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